Hanno chiuso lo scorso anno scolastico con un “6 in condotta”, dopo una gita che due compagne di classe hanno sporcato con un furto all’aeroporto di Parigi, poco prima di imbarcarsi per l’Italia. Un voto che condiziona crediti e borse di studio. Ora, però, il Tar di Bari ha contestato la decisione del consiglio di classe di un liceo scientifico dell’hinterland barese. “La scuola non può ricorrere a punizioni collettive” il senso della sentenza.
Come raccontato da La Gazzetta del Mezzogiorno, a maggio l’alunna di una classe terza fu fermata lo scorso maggio mentre tentava di portare via alcuni capi di abbigliamento intimo, con la complicità di una compagna, da un negozio del colosso Victoria’s Secret. I ragazzi si trovavano all’aeroporto di Orly, a conclusione di un progetto di alternanza scuola-lavoro in Francia. L’arrivo della polizia, la perquisizione, la reprimenda, ma per fortuna nessuna denuncia.
Al ritorno in Italia, però, durante un consiglio di classe aperto ai genitori, l’allora dirigente scolastico ampliò le responsabilità della ragazzata a tutto il gruppo, colpevole di un atteggiamento omertoso: un’idea trasformatasi nel 6 in condotta per tutte le studentesse che avevano partecipato al viaggio.
Il Tar di Bari, chiamato in causa dai genitori di due delle ragazze che non avevano avuto alcun ruolo nell’episodio del Victoria’s Secret, ha parlato di “sanzione esagerata e immotivata”. Secondo quanto riportato nella sentenza redatta dal giudice Alfredo Allegretta, “doveva procedersi ad una valutazione individualizzata di responsabilità da parte di ciascuno dei componenti della classe medesima, al fine di discernere chi fosse stato effettivamente colpevole di qualche specifica ed oggettiva mancanza e chi, viceversa, fosse rimasto del tutto estraneo agli eventi”.
L’attuale dirigente scolastica si è dichiarata estranea ai fatti. Oltre a rivedere il voto in condotta delle due ragazze estranee alla vicenda, il Tar ha consigliato alla scuola di fare altrettanto per quanti “si siano trovati nella medesima condizione”.
(Foto credits: Pariscapitale.com)