Nella serata di ieri, i carabinieri hanno arrestato, per furto aggravato continuato, una 32enne, residente a Valenzano (BA), operatrice socio sanitaria presso altra struttura assistenziale, già conosciuta per i suoi pregressi penali.
Tutto è partito da una segnalazione giunta al 112 nella quale veniva comunicata la presenza sospetta di una giovane donna all’interno dell’Ospedale “Miulli”. La donna, in tuta celeste molto simile ad un pigiama e con pantofole di analogo colore, fingeva di essere una paziente, passeggiando in totale tranquillità per le corsie del nosocomio. Immediatamente fermata per un controllo da una pattuglia di Carabinieri, è stata trovata in possesso di una tessera bancomat risultata intestata ad un uomo degente in ospedale, il quale non aveva avuto ancora contezza del patito furto. Accertato che la donna, con il suddetto bancomat, poco prima, aveva eseguito un prelievo di 500 euro da uno sportello presente all’interno dell’ospedale. La successiva perquisizione personale ha consentito di rinvenire addosso alla donna, oltre alla somma di 500 euro, ben tre portafogli risultati essere stati rubati poco prima ad altrettante vittime ricoverate in alcuni reparti della struttura.
Dalla ricostruzione di ogni singolo episodio è stato possibile risalire al modus operandi della giovane ladra. La stessa, fingendosi degente, approfittava dell’allontanamento dei pazienti dalle loro camere per impossessarsi dei loro effetti personali. Una delle vittime aveva subito il furto proprio mentre veniva trasferita in sala operatoria.
La somma di 500 euro trovata addosso alla donna, risultata prelevata in maniera fraudolenta con il bancomat rubato, è stata sottoposta a sequestro, mentre i tre borsellini con gli effetti personali sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari i quali non avevano ancora realizzato l’accaduto. Per quanto sopra, la 32enne è stata così arrestata con l’accusa di furto aggravato continuato e utilizzo fraudolento di carte bancomat e, su disposizione della competente Autorità giudiziaria, sottoposta agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio.