Svolta nell’inchiesta della procura di Lecce sulle case popolari. Agli arresti domiciliari, dalle prime ore di oggi, politici e dirigenti del Comune di Lecce. Ad eseguire i provvedimenti restrittivi è stata la Guardia di Finanza. Ne dà notizia il Nuovo Quotidiano di Puglia.
Agli arresti domiciliari l’ex assessore e attuale consigliere comunale Attilio Monosi (centrodestra), il consigliere comunale pd Antonio Torricelli, l’ex assessore della giunta Perrone Luca Pasqualini (centrodestra), il dirigente comunale Lillino Gorgoni e il 27enne Andrea Santoro, leccese. Misura dell’interdittiva per i dirigenti dell’ufficio casa Piera Perulli, Giovanni Puce.
L’inchiesta, nelle mani dei sostituti procuratori Massimiliano Carducci e Robert Licci, vede iscritte nel registro degli indagati 46 persone e riguarda un presunto mercato di voti alla base dell’assegnazione di alloggi popolari, senza considerare la graduatoria vigente. Contestati a vario titolo i reati di abuso d’ufficio, omissioni di atti d’ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e invasione di terreni o edifici.