Tra le forme di finanziamento del calcio giovanile, la FIFA ha previsto l’istituzione dell’indennità di formazione.
Nello specifico, il Regolamento Status e Trasferimenti dei calciatori dispone che “Un’indennità di formazione sarà pagata alla/e società in cui il calciatore si è formato: quando il calciatore firma il suo primo contratto da professionista, e in occasione di ogni singolo trasferimento fino alla stagione in cui compie il suo 23° compleanno. L’obbligo di pagare un’indennità di formazione sorge quando il trasferimento avviene nel corso o alla fine del contratto”.
Ne consegue che le società di provenienza, verificata la sussistenza delle condizioni che fanno maturare il diritto, possano richiedere il pagamento dell’indennità, al verificarsi di un trasferimento internazionale.
I premi vengono quantificati attraverso un procedura elaborata dalla F.I.F.A. che ha attribuito un parametro numerico per ogni anno di formazione del calciatore e diviso le società in 4 categorie a seconda del Campionato e della Confederazione di appartenenza.
Oltre ad aver fissato i requisiti necessari per presentare domanda di liquidazione della somma maturata, lo stesso regolamento prevede alcune ipotesi in cui il pagamento di tale indennità non è dovuto:
“1. se il tesseramento del calciatore viene effettuato da una società dilettantistica o da una società appartenente alla quarta categoria nel sistema nazionale di categorizzazione dei club;
- se il tesseramento del calciatore sia avvenuto a seguito di una risoluzione del contratto per giusta causa tra il calciatore stesso ed il club precedente (facendo salvi i diritti dei club precedenti che hanno formato il calciatore)”.
Accade, poi, che qualora il contratto di prestazione sportive di un calciatore sia stato oggetto di trasferimento o tesseramento nell’ambito di Federazioni che appartengono a Paesi dell’U.E e la società da indennizzare sia di categoria superiore rispetto a quella che deve pagare, l’importo viene calcolato facendo una media tra le quote previste da Regolamento.
Al contrario, se il calciatore sarà trasferito da una società appartenente ad una categoria più alta rispetto a quella che ha formato il calciatore, il parametro di riferimento dovrà essere quello della società appartenente alla categoria più bassa
In determinati casi, invece, il premio di preparazione può essere corrisposto alla Federazione presso la quale il calciatore era tesserato. La stessa, tuttavia, è obbligata ad utilizzare queste somme per la futura formazione dei giovani calciatori.
Per info ed approfondimenti, scrivere a avvocato@valentinaporzia.com