“In questo periodo abbiamo la sensazione che i reati vengano perseguiti con minore forza, sopratutto quelli non particolarmente gravi. Sono aumentati i furti negli appartamenti, temo che si possa attivare un effetto emulativo e che la microcriminalità si senta più tranquilla”. E’ il monito del giudice Calia Di Pinto nel corso della manifestazione silenziosa indetta dalla giunta distrettuale Anm davanti al palagiustizia di piazza De Nicola.
Ieri il ministero ha deciso che gli uffici del Tribunale e della Procura, ora spostati tra Modugno, piazza De Nicola e via Brigata Regina, si trasferiranno a Poggiofranco nel palazzo ex Telecom. In piazza avvocati e magistrati baresi parlano di 10mila processi a rischio prescrizione. Calia Di Pinto sottolinea che “sono tantissimi: circa 8.500 processi pendenti (sospesi per legge, ndr) – spiega – non sono stati ancora fissati, altri duemila sono stati fissati nelle udienze di rinvio sotto le tende e saranno chiamati tra novembre e dicembre in piazza De Nicola per poi essere rinviati, forse, a Modugno. Migliaia saranno prescritti”.
Sulla nuova sede dice. “Per noi va benissimo che sia stata raggiunta finalmente una soluzione ma il problema sono i tempi. Che cosa faremo fino a quando il palazzo Telecom sarà pronto?”. “Questo momento di protesta – ha detto il giudice Michele Parisi, segretario Anm Bari – serve per rendere chiaro all’opinione pubblica, ai cittadini che noi serviamo, il disagio che stiamo vivendo, non come lavoratori, ma come collettività”.
“Non abbiamo possibilità di rimanere in via Brigata Regina, siamo in condizioni disperate. Ci sarà un altro dispendio di risorse pubbliche per l’ennesimo trasloco nel palazzo di Poggiofranco”, ha aggiunto Vincenzo Brandi, rappresentate sicurezza lavoratori.