Si allarga, in Puglia, il fronte dei sindaci scesi in campo a difesa dell’ottemperanza, senza se e senza ma, all’obbligo vaccinale per l’iscrizione alle scuole dell’infanzia. Nelle ultime ore, ai primi cittadini di Mola, Maruggio, Lucera, si sono uniti quelli di Giovinazzo (Bari), Gravina in Puglia (ancora Bari), Barletta, tutti firmatari di ordinanze che impongono ai genitori dei bambini da 0 a 6 anni di presentare, all’atto dell’iscrizione dei figli, opportuna certificazione vaccinale.
Un’iniziativa che, per i suoi obiettivi, aveva già incassato l’encomio degli Ordini dei Medici di Bari e Taranto – per voce dei presidenti Filippo Anelli e Cosimo Nume – e della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, oltre all’endorsement del presidente di Anci Puglia, Domenico Vitto, ma che viene ora liquidata come “inutile” dalla Regione.
“Non viene forse colta appieno l’esigenza dei sindaci – afferma il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, che è anche presidente dell’Ordine di Bari – che è quella, in qualità di autorità sanitaria locale, di tutelare la salute di ogni singolo bambino e della collettività. In particolare, il timore è per i bambini immunodepressi o che comunque, per varie e giustificate ragioni, non possono vaccinarsi, che verrebbero sottoposti a rischi inutili se non si avesse certezza delle coperture vaccinali”.
Per fare chiarezza Anelli, in veste di Presidente dell’Ordine di Bari, convocherà, il prossimo mercoledì 12 settembre presso la sede dell’Ordine stesso, i sindaci della sua provincia, insieme a Domenico Lagravinese, direttore del Dipartimento di Prevenzione, e a Maria Chironna, Responsabile dell’Osservatorio epidemiologico regionale. Obiettivo: definire, in una vera e propria “Conferenza dei servizi”, le procedure da mettere in atto, con il supporto di dati epidemiologici.