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Bari, ignorata la richiesta di sgombero del Ministero: al Palagiustizia si continua a lavorare

Pubblicato da: redazione | Mar, 7 Marzo 2023 - 20:11
Tribunale di Bari - Borderline24 il giornale

Sgombero entro oggi, anzi no. A Bari, nel Palagiustizia di via Nazariantz, la giornata è cominciata come sempre, con magistrati e personale amministrativo all’interno dell’immobile a lavorare. Ignorata dunque la sollecitazione del Ministero della Giustizia, che a mezzo stampa e su Facebook aveva comunicato la necessità di liberare completamente le strutture e trasferire l’attività della giustizia penale in via Brigata Regina e a Modugno.

L’immobile è stato dichiarato inagibile per rischio crollo nel maggio scorso e il Comune aveva dato inizialmente 90 giorni per lo sgombero (con scadenza oggi). Il trasloco è iniziato ed è tuttora in corso verso le due sedi di via Brigata Regina (ospiterà pm e gip) e l’ex sezione distaccata di Modugno per il Tribunale penale, entrambe insufficienti ad accogliere tutti. Quindi, su sollecitazione della Procura, il Comune ha concesso una proroga di 120 giorni. E’ seguita la presa di posizione del Ministero che ha definito il sindaco Antonio Decaro un “irresponsabile” e che ha dichiarato in diverse interviste e su Fb la necessità di “sgombero immediato”.

“Tecnicamente da ieri non poteva stare più nessuno all’interno di quel tribunale – ha detto Decaro questa mattina – se non avessi concesso la proroga. I magistrati e il personale sono ancora lì, direi per fortuna, perché altrimenti rischiamo di chiudere la giustizia penale. In una città che vede ancora la presenza di sedici clan criminali, che il lavoro di magistrati e forze dell’ordine ha permesso di decapitare, se li lasciamo liberi senza una giustizia quelli si rianimano. Non so cosa poi cosa deciderà di fare il ministro, dove metterà i dipendenti che ad oggi da quanto ho capito potrebbero andare solo per strada. La soluzione ponte? Serviva per le esigenze della polizia giudiziaria – prosegue il primo cittadino barese – ma non credo sia possibile spostare i dipendenti che stavano in 15mila metri quadri in una una superficie di mille e 600 metri quadri, rischierebbero di fare tripli e quadrupli turni”.

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