“Vorrei che papà e i suoi colleghi lavorassero in un unico posto, come tutti gli altri avvocati”. Francesco ha 11 anni ed è il figlio di un avvocato penalista barese. Ieri pomeriggio, ancora libero dagli impegni scolastici e dopo aver trascorso la mattinata con il padre facendo tappa anche nelle sedi giudiziarie baresi, ha realizzato un disegno nel quale ha rappresentato tre palazzi e ha corredato l’immagine con questa frase.
Ha visto e ha ascoltato il grido d’allarme del suo papà e dei colleghi, preoccupati dalla situazione che attende la giustizia penale barese con il rischio, a partire da sabato 1 settembre, che le sedi di lavoro diventino ben otto, divise tra Bari e alcuni comuni della provincia, dopo che il Palagiustizia è stato dichiarato inagibile.