Non bastassero i problemi del Tribunale penale di via Nazariantz, oggi il palagiustizia di piazza De Nicola si è allagato. Tre centimetri di acqua hanno invaso il piano terra, dall’ascensore sino al bar (foto archivio).
L’ufficio notifiche e l’ufficio esecuzioni al piano terra del palazzo sono stati inondati d’acqua fino all’altezza di scrivanie e computer, tutti saltati a causa di un corto circuito. Il tubo si è rotto nella notte e solo stamattina, all’apertura degli uffici, lo hanno scoperto i cancellieri. L’acqua è stata drenata con appositi macchinari, gli addetti alle pulizie hanno raccolto – raccontano – più di cento secchi, e ci hanno messo ore per ripulire tutto il piano. Anche alcuni fascicoli si sono bagnati e l’ufficio è rimasto chiuso per l’intera mattinata. Sono ancora al lavoro i tecnici informatici per ripristinare pc e stampanti.
“Oggi abbiamo avuto la conferma: il palazzo di giustizia di piazza De Nicola non è sicuro”, tuona il consigliere dell’Ordine degli avvocati, Nicola Zanni. “Ascensori a mezzo servizio – elenca i problemi – orrenda situazione dei parcheggi destinati alle autovetture che trasportano disabili, bagni che fungono da archivio, posto di pronto soccorso inesistente, facciata in manutenzione da un anno. Oggi sono entrati in azione i rabdomanti: 3 centimetri di acqua dall’ascensore al gabbiotto delle vendite dei valori bollati, al piano terra.
L’acqua va a getto continuo, né si capisce come fare per fermarla”.
L’acqua va a getto continuo, né si capisce come fare per fermarla”.