Estate, la stagione perfetta per rilassarsi esplorando nuovi mondi e nuove culture. Ma se non tutti in questo periodo riusciranno a partire, c’è un’Italia che viaggia comodamente seduta intorno alla tavola a suon di prelibatezze esotiche, tacos e sashimi. Dall’analisi effettuata dall’Osservatorio ProntoPro.it, il portale numero uno dei servizi in Italia, sono i pugliesi a capitanare la squadra degli aspiranti chef del sud Italia (in quinta posizione nella classifica nazionale).
La classifica regionale vede il capoluogo in vetta, seguita da Taranto e, a pari punti, Foggia e la provincia di Barletta-Andria-Trani. Guardando più da vicino alle richieste, Bari guadagna il gradino più alto del podio per numero di corsi di cucina vegetariana in Italia. Ma non solo. Il capoluogo pugliese si conferma anche la prima città di aspiranti pastai, con un totale di iscrizioni che stacca di tre punti la seconda classificata, Milano. Dal sushi al sashimi, passando per il takoyaki e un buon piatto di ramen, è ancora una volta Bari la prima città in Italia per numero di persone che hanno scelto di cimentarsi con un corso di cucina giapponese.
Il tour gastronomico si snoda da est a ovest del pianeta e, accanto a chi ha richiesto di iscriversi a un corso di cucina messicana o cinese, si trova un popolo di amanti di cupcake e pumpkin pie, curioso di conoscere trucchi e segreti della perfetta cottura del tacchino portato in tavola nel giorno del Ringraziamento: tre aspiranti chef pugliesi su dieci hanno optato per il made in USA.
Ma se i dati Istat dicono che nel 2017 le famiglie italiane hanno speso mediamente 457 al mese in alimenti, quanto costerà invece imparare a cucinarli? Secondo le stime dell’Osservatorio ProntoPro.it, per un corso di cucina i pugliesi spendono in media 30 euro all’ora, con prezzi che variano dai 15 euro orari di Foggia ai 45 euro di Bari.