Non saranno solo progetti. Grazie al finanziamento regionale le tre scuole di Poggiofranco, Japigia e Villaggio del Lavoratore saranno realmente realizzate. Su 651 istanze presentate, il progetto per la costruzione della nuova “Anna Frank” si classifica al 9° posto, aggiudicandosi 5 milioni di euro di finanziamento a fronte dei 6,7 complessivi previsti per l’intervento. Nella stessa graduatoria, sebbene in posizione leggermente più bassa, rientrano gli ulteriori due interventi presentati dal Comune di Bari: la nuova scuola materna Falcone-Borsellino in Via Pietro Virgintino per 2 milioni di euro e la riqualificazione e recupero della scuola Rodari di Japigia per 650 mila euro.
“La pubblicazione della graduatoria regionale – ha detto l’assessore alla Pubblica istruzione, Paola Romano – è per noi un’ottima notizia, con la certezza della copertura finanziaria necessaria a realizzare l’intervento di demolizione e ricostruzione dell’Anna Frank e una buona probabilità di copertura anche per la nuova Falcone e Borsellino e per il recupero della Rodari. Questa è un’ulteriore riprova dell’importanza del lavoro di progettazione svolto dagli uffici tecnici comunali, che ringrazio, in tema di edilizia scolastica”.
Le nuove scuole
La Anna Frank a Poggiofranco sarà abbattuta e ricostruita, in un nuovo edificio poco distante dall’attuale sede. Questa scelta è stata presa dall’amministrazione per permettere il proseguimento delle attività scolastiche e nel frattempo procedere con la realizzazione del nuovo edificio. Che andrà quindi a sostituire il vecchio, un prefabbricato che diventa un forno in estate e una ghiacciaia in inverno.
Rodari a Japigia
Il progetto candidato ha l’obiettivo di rendere più funzionali gli spazi per migliorare la capacità di accoglienza della scuola non solo ai genitori che accompagnano e vengono a riprendere i propri figli, ma anche a visitatori esterni che possono potenzialmente utilizzare le strutture sportive in orario extrascolastico. Si tratta di intervenire sulla ristrutturazione degli spazi di accesso ed interni della palestra, in modo da avere uno spazio di ingresso chiuso che permetta di utilizzarla anche al di fuori degli orari scolastici, mantenendo una indipendenza d’uso grazie alla porta tra il corridoio interno e tale spazio. Gli spogliatoi, distribuiti da un nuovo corridoio che collega il nuovo atrio con il cortile opposto, sono divisi per sesso e permettono una corretta gestione dei flussi per l’accesso in palestra attraverso gli spogliatoi stessi. Saranno realizzati interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche quali le fioriere e la recinzione in grigliato, sarà realizzata una nuova pavimentazione con un unico piano rampa di collegamento tra l’ingresso della scuola e il cancello, con eliminazione dei gradini esistenti e della separazione con l’accesso dei disabili.
Nella parte antistante la palestra sarà realizzata una scalinata di accesso al piano della palestra, da utilizzare anche come seduta, opportunamente modellata in modo da offrire uno spazio adeguato in quota di fronte al nuovo atrio della palestra, e un portico in struttura metallica dotato di frangisole in lamiera tagliata al laser, prospiciente la facciata della palestra e del corridoio di accesso alla stessa per offrire uno spazio di attesa ed incontro protetto dal sole e dalla pioggia.
Preliminarmente alla progettazione definitiva, attraverso un concorso in cui verranno coinvolti gli studenti, verranno scelte le migliori proposte per realizzare il nuovo rivestimento esterno della palestra, utilizzando le nuove piastrelle come tessere di un grande mosaico su temi da concordare con la dirigenza scolastica ed il corpo docente
Infine si prevede di realizzare la nuova pavimentazione del campo giochi. L’investimento è di circa 650.000 euro.
Nuova scuola materna Falcone e Borsellino – Villaggio del lavoratore (quartiere attualmente sprovvisto di scuole d’infanzia).
Il nuovo edificio scolastico è destinato ad ospitare 3 sezioni di scuola per l’infanzia per un totale di 90 alunni. Il progetto si basa sulla necessità che l’edificio favorisca la didattica e l’apprendimento dei più piccoli attraverso l’esperienza diretta del mondo esterno, ovvero dei cambiamenti climatici, delle stagioni, della natura e delle trasformazioni e dei movimenti del mondo esterno alla scuola. Per tale ragione l’edificio ha assunto una forma circolare completamente trasparente e pertanto aperta all’esterno. Poiché il clima mite presente a Bari consente la possibilità di tenere le lezioni per lunga parte dell’anno all’aperto, si è voluto puntare a dotare la scuola di uno spazio esterno ma confinato, nel quale gli alunni possano espletare le proprie attività in condizioni di sicurezza: l’edificio possiede quindi una corte interna, anch’essa di forma pressoché circolare, sulla quale si affacciano tutte le sezioni. La rilevante trasparenza delle partizioni verticale interne ed esterne moltiplica il potenziale didattico fornito dall’esperienza scolastica quotidiana e, allo stesso tempo, conferisce la necessità di una protezione dal soleggiamento eccessivo degli spazi interni. A questo proposito la soluzione della copertura prevede un assetto degli sbalzi tali da conferire massimo ombreggiamento durante le ore più calde dei mesi estivi e consente la permeabilità ai raggi solari nelle ore mattutine e pomeridiane o durante il periodo invernale. Gli spazi della hall per le attività libere e di mensa sono disposti in prossimità dell’ingresso principale dell’edificio. Ciò consente a tali spazi, data la loro potenziale flessibilità, di adempiere ad usi diversi da quelli strettamente scolastici, soprattutto nelle ore pomeridiane e nelle ore serali, quando non vi sono le attività didattiche. Data l’assoluta carenza di servizi pubblici di qualsiasi rango e dimensione, la realizzazione di un nuovo edificio pubblico diventa strategico per la comunità e deve supplire in parte all’assenza di luoghi destinati alla coesione sociale. In questa prospettiva l’edificio è perfettamente parzializzabile e utilizzabile per una sua parte consistente per usi anche diversi da quelli scolastici. L’investimento previsto è di circa 2 milioni di euro.