Dopo l’esperienza positiva del tempo prolungato fino alle 18 negli asili nido comunali, su proposta dell’assessora Paola Romano, a settembre partirà una fase di consultazione con tutti gli operatori delle scuole d’infanzia comunali, con i sindacati e con le famiglie per valutare la possibilità di avviare una sperimentazione di apertura fino alle 18 anche per le scuole d’infanzia. Ad oggi, con l’avvio dell’apertura pomeridiana fino alle 18, sono 11 gli asili nido comunali (compreso l’ultimo asilo Labriola in apertura quest’anno) che accolgono circa il 60% dei bambini iscritti al servizio full time. La percentuale di famiglie che ha scelto questa possibilità è cresciuta di anno in anno dal 2014 ad oggi, con un trend del 30% in tre anni.
Anche per l’anno 2018- 2019 il Comune ha deciso di confermare il servizio per gli asili nido sino alle 18 cercando di renderlo stabile attraverso un nuovo bando, attualmente in aggiudicazione che, secondo la modalità dell’accordo quadro, stanzierà 1.800.000 per i prossimi due anni .
“Sono quattro anni che assicuriamo questo servizio e la richiesta è cresciuta di anno in anno di pari passo con la fiducia delle famiglie nella bontà dei nidi comunali. In questi anni – spiega l’assessore Paola Romano – abbiamo anche fatto un investimento importante sulla formazione delle educatrici e sulle nuove professionalità, si tenga conto che solo l’apertura pomeridiana degli asili si trasforma in opportunità di lavoro per 50 educatrici e 15 ausiliari. Per questo, dall’anno prossimo stiamo valutando la possibilità, dialogando con il mondo della scuola e con i genitori, di estendere l’apertura sino alle 18 anche in alcune scuole dell’infanzia, garantendo ai bambini attività extrascolastiche. Vogliamo sostenere i genitori nel loro difficile compito di conciliare la vita famigliare e lavorativa – conclude – e, al tempo stesso, dare ai bambini la possibilità di fare sport, approfondimenti linguistici, laboratori teatrali o altre attività gratuitamente e nelle loro scuole, quindi in ambienti a loro conosciuti. Partiremo con un sondaggio e una sperimentazione in alcune singole strutture per verificare il bisogno e le modalità di attuazione. Al momento abbiamo un budget iniziale che ci consentirà di poter avviare le prime sperimentazioni già da gennaio 2019”.