Ecco i dati relativi ai 61 interventi effettuati a luglio per il piano operativo emergenza caldo: 36 assistenza domiciliare ad anziani, 14 interventi di natura economica e una comunicazione al centro antiviolenza. Lo rende noto l’assessorato al Welfare.
Nello stesso arco di tempo sono stati 2190 i pasti somministrati a pranzo e a cena presso le mense della Caritas diocesana. L’Unità di Strada comunale, affidata al Caps ha effettuato altri 64 interventi, 15 dei quali per nuovi contatti e 49 per persone già note al servizio.
Nell’ambito del programma Serenitanziani, nel solo mese di luglio sono state registrate 453 chiamate al Telefono amico, il numero verde gratuito 800 063 538 che consente di ricevere ascolto e supporto nei momenti di bisogno. Sono stati invece 416 gli anziani ultra75enni soli e non autosufficienti, individuati in quanto a forte rischio e segnalati dai servizi sociali territoriali, dai Municipi e dal P.I.S., che si sono avvalsi del programma di monitoraggio (telefonico e domiciliare) “Sorveglianza attiva”.
Il Pony della solidarietà per la consegna a domicilio di medicine e alimenti ha effettuato 7 interventi. Allo sportello di consulenza psicologica per gli over 65, attivo presso i centri per anziani di via Garruba e via Dante, si sono rivolti in 103. Sono stati invece registrati 12 nuovi utenti ultrasettantacinquenni coinvolti in percorso di formazione per la prevenzione delle ondate di calore. Infine, gli utenti che hanno partecipato alle attività di tempo libero (giochi, balli, laboratori) sono stati complessivamente 1486.
Il servizio P.I.S. – Pronto Intervento Sociale, che 24 ore su 24 raccoglie e intercetta le situazioni di bisogno più urgenti su tutto il territorio cittadino attraverso: “Anche quest’anno la rete pubblico-privata coordinata dal Welfare comunale per sostenere gli anziani e le persone fragili durante la stagione estiva sta funzionando bene – commenta Francesca Bottalico – e i dati e la capacità di risposta al bisogno lo confermano, così come documentato a partire dal mese più caldo dell’estate, che si avvia a conclusione.
Crescono i numeri, in particolare dei servizi di ascolto e di sostegno, a conferma del fatto che il bisogno primario di moltissime persone, soprattutto anziane, è legato alla dimensione relazionale e sociale, anche perché il senso di isolamento si fa più intenso durante l’estate.
In questa direzione fondamentali sono stati i servizi attivati in forma domiciliare e i monitoraggi telefonici realizzati per i non autosufficienti e i più vulnerabili, nonché abbiamo raddoppiato le proposte e gli spazi di aggregazione nelle periferie con più di 150 eventi, attivati proprio per gli adulti più soli e le famiglie rimaste in città. Quest’anno abbiamo inaugurato la prima edizione del Villaggio del Mare nell’ambito del programma Bari Social Summer che ha visto giornalmente più di 200 persone, tra cui un’ alta percentuale di anziani, frequentare balere estive, i momenti di sensibilizzazione, gli spettacoli e i laboratori artigianali, presso lo spazio allestito a Pane e Pomodoro e così il progetto Nonni Freschi che ha permesso a tantissimi anziani di usufruire gratuitamente degli spazi e delle piscine dello stadio del nuoto grazie ad una collaborazione con l’assessorato al welfare. Abbiamo ascoltato le persone anche per strada e sono interessanti i dati raccolti dalle unità itineranti del welfare che raggiungendo le aree più periferiche hanno permesso presidi di prossimità e ascolto anche per gli anziani e le persone più sole e meno autonome e offerto momenti di sensibilizzazione sul uso e abuso dell’alcol verso i giovani che in estate diventa importante motivo di incidenti stradali. Preoccupante il dato sempre i crescita delle donne che hanno chiesto supporto al nuovo centro antiviolenza in questo periodo che pur mostrando una maggior fiducia nelle istituzioni e nei servizi attivati purtroppo testimonia un fenomeno in forte crescita che trova dei momenti di picco proprio nel periodo estivo.