“Ci avevano detto che il piano ambientale e il piano occupazionale non si potevano cambiare, altrimenti Mittal sarebbe scappato via, e che stavamo rischiando nel chiedere di più dal punto di vista ambientale e occupazionale: quindi non era vero, non è scappato Mittal. È ancora qua, la fabbrica gli interessa lo stesso e questo è un punto molto importante”. Così il governatore Michele Emiliano prima del vertice sull’Ilva in corso a Roma con il vicepresidente Luigi Di Maio.
“La seconda questione è che dobbiamo adesso guardare con attenzione l’offerta, soprattutto quella ambientale. Io ho una gerarchia chiara in testa: viene prima la salute delle persone e poi l’occupazione, gli interessi strategici del Paese. Sono assolutamente felice che tutte le organizzazioni tarantine siano qui. D’altra parte oggi non c’è da prendere una decisione tecnica, ma si rendono trasparenti i dati sui quali poi verrà presa la decisione dal Ministro. Voi immaginate – aggiunge Emiliano – che prima nemmeno io venivo ammesso al tavolo, adesso non solo c’è il Presidente della Regione Puglia, quindi c’è tutta la comunità, ma ci sono anche i singoli esponenti delle associazioni. Mi pare una cosa sacrosanta. Chiunque abbia pensato che una riunione con tutti i cittadini e le associazioni che da anni combattono per la salute e per l’ambiente sia una mancanza di rispetto verso le Istituzioni, evidentemente ha un’idea delle Istituzioni che io non riesco a capire. Non mi sento minimamente diminuito nel mio ruolo di Presidente della Regione dal fatto che ci siano tutte le associazioni dei cittadini, anzi mi sento vicino alla mia comunità. E oggi qui ci sono i tarantini”.