Con l’accusa di aver violato le prescrizioni contenute nel provvedimento di arresti domiciliari, è stato trasferito nel carcere di Foggia il commercialista ed ex vicepresidente del Foggia calcio Ruggiero Massimo Curci. Era agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Carapelle (Foggia) dal 21 dicembre scorso per l’accusa di autoriciclaggio di proventi nel Foggia Calcio nell’ambito di un’indagine avviata dalla magistratura milanese. L’aggravamento della misura cautelare è stato disposto dal Tribunale di Milano, che ha accolto la richiesta della Procura.
Nel corso dell’esecuzione di un provvedimento di sequestro emesso dalla procura di Foggia di disponibilità patrimoniali e finanziarie illecitamente detenute dall’indagato per un valore di circa 18 milioni di euro, i militari il 16 luglio scorso hanno constatato la presenza nell’abitazione di Curci di un soggetto non appartenente al suo nucleo familiare, peraltro “gravato da precedenti di polizia”. La presenza dell’uomo ha comportato la violazione delle prescrizioni contenute nell’ordinanza di arresto emessa dal gip di Milano, che disponeva il divieto per Curci di comunicare con persone diverse dai propri conviventi.