Meno incidenti, feriti e morti nel 2017 sulle strade pugliesi, con la provincia di Bari in parziale controtendenza. E’ la fotografia dei dati Istat che fotografano sia il quadro nazionale, confrontato con l’anno precedente e con il 2010, sia la situazione regione per regione. Un report arrivato quasi in contemporanea, beffardamente, con tre incidenti mortali che hanno macchiato di sangue le strade della regione.
Fra il 2016 e il 2017, la Puglia ha visto diminuire da 254 a 236 i morti sulle strade (-7,1 per cento). Nel 2010, invece, a perdere la vita furono 292 persone, il 19,2 per cento in più rispetto allo scorso anno. Un dato che colloca la nostra regione nella seconda fascia di regioni virtuose assieme a Veneto, Lazio, Sardegna e Piemonte. Meglio, con una riduzione superiore al 25 per cento negli ultimi sette anni, hanno fatto Friuli Venezia Giulia, Calabria, Sicilia e Lombardia, oltre a regioni più piccole che presentano valori più oscillanti nel tempo: Umbria (39) e Basilicata (31,3), Valle d’Aosta (27,3).
La Puglia è fra le dodici regioni nelle quali il tasso di mortalità – 5,8 – è superiore alla media nazionale di 5,6. Un dato contraddetto dai due tragici eventi di questa mattina, ma incoraggiante rispetto a quello del 2010, quando il numero di morti per 100mila abitanti era di 7,2 in Puglia e 6,9 in Italia.
Incidenti in aumento fra 2016 e 2017, invece, in provincia di Bari. Sia sulle strade urbane dove si è passati dai 1.328 incidenti e sei morti del 2016 ai 1.370 incidenti e sei morti del 2017. Sia sulle strade extraurbane, con 186 incidenti e due morti nel 2017, 202 incidenti e un morto nel 2017. Il tasso di mortalità è sceso da 2,2 decessi per 100mila abitanti, diminuito di 0,3 punti rispetto al 2016 e del 30 per cento rispetto al 2010.
A livello nazionale nel 2017 sono stati 174.933 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in leggero calo rispetto al 2016, con 3.378 vittime (morti entro 30 giorni dall’evento) e 246.750 feriti. Il numero dei morti torna ad aumentare rispetto al 2016 (+95 unità, pari a +2,9%) dopo la riduzione registrata lo scorso anno. Tra le vittime sale il numero di pedoni (600, +5,3%) e soprattutto i motociclisti (735, +11,9%) mentre risultano pressoché stabili gli automobilisti deceduti (1.464, -0,4%); in calo ciclomotoristi (92, -20,7%) e ciclisti (254, -7,6%).
Rispetto all’anno precedente gli incidenti e i feriti registrano una lieve diminuzione (-0,5% e -1,0%) (Figura 1). Stabile il numero dei feriti gravi: sulla base dei dati di dimissione ospedaliera nel 2017 sono stati 17.309, valore pressoché analogo a quello del 2016 (-0,1%). Il rapporto tra feriti gravi e deceduti è sceso a 5,1 da 5,3 dell’anno precedente. Il tasso di lesività grave sulla popolazione residente è di 28,6 feriti gravi per 100mila abitanti (40,1 per gli uomini e 17,7 per le donne).