La maggior parte dei benefici relativi ai trattamenti Rei, la misura nazionale contro la povertà, vengono erogati nelle regioni del Sud (70%) con interessamento del 73% delle persone coinvolte. Campania e Sicilia sono le regioni con maggiore numero assoluto di nuclei beneficiari (insieme rappresentano il 50% del totale dei nuclei e il 53% del totale delle persone coinvolte); a seguire Calabria, Lazio, Lombardia e Puglia coprono un ulteriore 28% dei nuclei e il 27% delle persone coinvolte.
Lo rileva l’Inps nell’osservatorio sul Reddito di inclusione in relazione ai nuclei beneficiari e persone coinvolte nel periodo gennaio-giugno 2018 con i dati aggiornati al 19 luglio. La distribuzione dei nuclei percettori per numero di componenti fa registrare come classe modale quella con tre componenti che rappresenta il 24% della distribuzione. Rispetto alla composizione dei nuclei familiari per l’intera popolazione, invece, l’incidenza dei percettori di Rei risulta massima per i nuclei con 6 e più componenti con un valore di 534 nuclei ogni 10.000. Analizzando la composizione dei nuclei, risulta che sono 169 mila i nuclei con minori che rappresentano il 63% dei nuclei beneficiari che coprono il 78% delle persone interessate. Diversamente, sono 49 mila i nuclei con disabili, che rappresentano il 18% dei nuclei beneficiari, coprendo il 18% delle persone interessate.