Una donna di 31 anni, vedova, disoccupata e con 4 figli minori a carico vive nel rione Libertà in condizioni di miseria, in una casa piccolissima e inidonea. Del caso della signora se ne sta occupando il movimento “Riprendiamoci il Futuro”. Luigi Cipriani ha scritto al sindaco e al prefetto, chiedendo un intervento immediato.
“Dove sono le istituzioni?”, chiede polemicamente Cipriani. “Una triste storia di povertà e disumanità – prosegue – che nell’indifferenza totale accade a Bari nel quartiere Libertà. A causa della morosità gli è stata sospesa finanche l’erogazione dell’acqua. Come è possibile tale barbaria nei confronti di una famiglia povera? A questo punto, considerata l’alta calura, come farà questa famiglia a soddisfare le primarie necessità quotidiane, non avendo a disposizione l’acqua per cucinare, lavarsi, per lo scarico del water?”. Secondo Cipriani, “la donna in più circostanze si è rivolta agli assistenti sociali al fine di vedersi riconosciuto un sostegno di carattere economico, sia l’assegnazione di una casa dignitosa per sè e soprattutto per i 4 figli minori che convivono con lei. La signora sostiene che sin dal 2014, in più circostanze, si è recata nel Municipio di competenza per essere inserita nella graduatoria per l’emergenza abitativa. Nonostante siano trascorsi 4 lunghi anni, ad oggi, non ha mai ricevuto alcuna comunicazione di disponibilità di una abitazione”.