“Comunque la pensiate, resta che Sergio Marchionne è stato un uomo che ha caratterizzato un momento storico importante del nostro Paese. La sua fine rapida e discreta ricorda a tutti noi la caducità della vita e del potere in tutte le sue forme. Avuta notizia della propria condizione di salute si sarà chiesto se avere dedicato tante ore della sua vita ed ogni altra sua energia al lavoro, sia stata una scelta giusta. Almeno in questo Marchionne avrà avuto lo stesso pensiero dei suoi operai che dalla mattina alla sera si dedicano alla fabbrica”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo la notizia della morte dell’ex ad di Fca, Sergio Marchionne.
Per Emiliano, “riflettere sulla solidarietà profonda che deve costruirsi tra coloro che gestiscono le sorti della vita degli altri e quelli che non dispongono di questa responsabilità, porta a pensare ad un riequilibrio di ruolo tra coloro che esercitano il potere economico e politico e il resto dell’umanità che subisce scelte non proprie. Vivere pienamente la vita e condividere attraverso la partecipazione le sorti della fabbrica o del mondo è essenziale – aggiunge – anche per restituire senso alla vita di ciascuno di noi, fondandola sull’amore reciproco indipendentemente dal conflitto degli interessi che ci separa. Anche perché tutti dobbiamo morire e quel conflitto di interessi non ha alcuna prospettiva razionale”.
“Ragionevole – per Emiliano – è invece vivere col massimo di felicità e condivisione possibile la breve vita che abbiamo davanti. Sono addolorato dalla morte di Marchionne, come sono addolorato di tutte le possibilità umane che non si sono espresse fino in fondo nel completamento di un progetto che metta al centro la nostra debole umanità. Sono istintivamente certo che un uomo del suo calibro avrebbe capito che il profitto e la performance hanno senso se costruiscono pace, libertà, uguaglianza e fraternità. Altrimenti – conclude – sono uno spreco di energie umane”.