Il quartiere Libertà si ribella, non ci sta ad essere etichettato come “razzista” dopo la raccolta firme contro gli immigrati irregolari. Alcuni residenti, per questo motivo, stanno organizzando un incontro pubblico per discutere di quanto sta accadendo. Sulla pagina facebook del “Comitato quartiere Libertà Bari”, che conta oltre mille persone, c’è chi proprone una riunione.
“Ormai – scrive un residente – il nostro quartiere è al centro di una campagna mediatica non indifferente. Il nostro rione ultimamente è stato etichettato d’essere razzista, e sinceramente sono molto stanco del continuo fango che giorno dopo giorno viene buttato addosso. Lancio una piccola proposta. Vediamoci, parliamo, discutiamo, torniamo ad riappropriarci delle nostre piazze, e facciamo capire che noi, il Libertà, non siamo razzisti.
Da un lato abbiamo associazioni e politici che usano e compaiono sul Libertà solo per le varie tornate elettorali. Dall’altro chi propone petizioni popolari. E dall’altro ancora ci sono i cittadini che da anni sono abbandonati e che non vogliono essere etichettati come fascisti, da sindacati, associazioni solo perché chiedono da anni più sicurezza e presidio territoriale.
Vediamoci, nessuna bandiera politica”.
Da un lato abbiamo associazioni e politici che usano e compaiono sul Libertà solo per le varie tornate elettorali. Dall’altro chi propone petizioni popolari. E dall’altro ancora ci sono i cittadini che da anni sono abbandonati e che non vogliono essere etichettati come fascisti, da sindacati, associazioni solo perché chiedono da anni più sicurezza e presidio territoriale.
Vediamoci, nessuna bandiera politica”.
C’è chi ha immediatamente sposato la proposta di una riunione pubblica, chi ha ribadito che “chi non è in regola deve essere cacciato”.