“Sono 71.867 le imprese artigiane in Puglia, imprese che vedono il futuro sempre più lontano dalle politiche nazionali e che faticano tuttora a tirarsi fuori dalle secche della crisi economica. Una costellazione produttiva che rappresenta oltre il 70% del tessuto economico regionale e che per questo va rilanciata, creando sinergie forti ed efficaci tra le aziende stesse, gli enti bilaterali, le parti sociali e le istituzioni locali”. Lo afferma il segretario generale della Uil Puglia, Franco Busto.
“È il tempo – prosegue – di riprende un dibattito costruttivo con la parte politica, iniziando da due pietre miliari che devono rappresentare lo snodo per lo sviluppo. In primis la legge regionale sull’apprendistato, che rappresenta uno strumento finora poco utilizzato o non utilizzato a dovere. Inoltre, andrebbe rafforzato l’accordo interconfederale che introduce nel mondo dell’artigianato i concetti di welfare, sanità integrativa, formazione continua e ammortizzatori sociali”. “Chiediamo alla politica – conclude – di assumere insieme al sindacato l’impegno di intraprendere un percorso di confronto comune affinché vengano messi finalmente in campo investimenti economici utili a risollevare le sorti di questo settore che silenziosamente contribuisce alla crescita dell’immagine e dell’economia pugliese, ma che altrettanto in silenzio soffre e rischia di essere assorbito dalla voragine dell’incertezza”.