Lattosio, lievito, grano. Le intolleranze alimentari stanno crescendo in maniera esponenziale in Italia e in Puglia e le ripercussioni sulla salute sono notevoli. Abbiamo chiesto alla nutrizionista Paola Parancola, responsabile del centro Dietnatural a Bari, come combatterle.
Cosa si intende per intolleranza alimentare?
“Si parla di intolleranza alimentare, piuttosto che di allergia, quando la reazione non è provocata dal sistema immunitario. Le intolleranze sono più comuni delle allergie. I sintomi delle intolleranze alimentari non si manifestano subito dopo aver ingerito il cibo o la sostanza dannosa, ma possono passare anche diversi giorni. L’intolleranza alimentare può, di fatto, essere paragonata a una lenta intossicazione dell’organismo.
I sintomi più comuni provocati dalle intolleranze alimentari sono nausea, diarrea dolori addominali, coliche, stipsi, a cui si associano cefalea, sonnolenza, vomito e aumento e/o diminuzione del peso corporeo. In alcuni soggetti intolleranti, i sintomi possono anche non manifestarsi del tutto. I soggetti affetti da intolleranze alimentari riescono a sopportare l’assunzione dell’alimento o della sostanza dannosa solo in piccole quantità”.
Quali sono le intolleranze più comuni?
“Tra le intolleranze più comuni ci sono quelle al:
-Grano
Essere intolleranti al grano (o frumento) non significa essere celiaci, cioè allergici al glutine (la proteina contenuta nel grano). Le persone intolleranti al grano soffrono non a causa del glutine, ma perché sono intolleranti a tutte le componenti di questo cereale. E’ un’intolleranza in forte aumento probabilmente a causa del “miglioramento “genetico del grano
-Lattosio e latticini
L’intolleranza al lattosio o ai latticini ha cause differenti: l’intolleranza al lattosio si manifesta quando l’intestino è incapace di assorbire questo zucchero complesso che si trova nel latte a causa di un deficit o un’inattivazione dell’enzima lattasi oppure l’intolleranza alle proteine del latte tipica dei bambini.
-Lieviti
I lieviti di birra usati per consentire ai prodotti a base di farina di inglobare aria e di diventare soffici spesso vengono mal assorbiti dall’intestino, che tende a gonfiarsi, a non metabolizzare i principi nutritivi e ad evacuare in modo irregolare.
-uova-frutta secca e soia
Sono aumentate le intolleranze negli ultimi anni? E da cosa dipende questo aumento?
“Il numero di individui soggetto a reazioni avverse agli alimenti ( allergie e intolleranze) cresce a vista d’occhio, colpendo nella sola Europa oltre 17 milioni di persone, di cui circa 3,5 milioni con meno di venticinque anni di età. Questo lo rende noto l’Eaaci, Accademia Europea di Allergia e Immunologia. Questo aumento può essere imputato a diversi fattori: aumento di pesticidi, il ritmo di vita alterato, la contaminazione ambientale, l’allattamento al seno, a cui per molti anni non è stato dato il giusto peso, e una scorretta alimentazione nel periodo della gravidanza”.
Come ci si può difendere dalle intolleranze?
“Bisogna migliorare il proprio stile di vita, cercare di scegliere cibi meno raffinati e a km zero e variare il più possibile la propria alimentazione può essere un valido strumento per difendere il proprio corpo”.