L’alga tossica per ora risparmia Bari e la sua provincia, ma non altre località pugliesi molto frequentate. Da Torre Canne a Baia D’Argento, sino alla Baia delle Zagare (Foggia) e porto Badisco nel Salento, i livelli di Ostreopsis ovata sono alti secondo i rilevamenti effettuati dall’Arpa nella seconda metà di giugno (ultimo rapporto disponibile). Rispetto ai primi 15 giorni di giugno, quando l’alga tossica era stata rilevata in concentrazione eccessiva solo nel Foggiano in località Pietra nera, la situazione è peggiorata. L’alga tossica si è spostata verso sud, risparmiando la provincia di Bari, ma non Brindisi, Taranto e Lecce. Domani verrà emesso il nuovo bollettino dall’Arpa e si conosceranno i nuovi sviluppi.
Infatti, livelli abbondanti di alga tossica si registrano a Torre Canne (222.462 cellule per litro d’acqua rilevate sul fondale) e a Baia d’Argento (in provincia di Taranto, dove il livello è di 286.447 cellule per litro d’acqua). A Porto Badisco e Mattinata l’alga tossica è presente a livelli di allarme ma in maniera inferiore rispetto a Torre Canne e Baia d’Argento.
L’invito degli esperti è quello di non sostare nelle zone rocciose durante le mareggiate. Questo tipo di alga si frantuma sulle rocce liberando la tossina nell’aria. Tossina che provoca riniti, congiuntiviti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti
Per quanto riguarda, invece, la presenza di Escherichia coli, il bollettino dell’Arpa di giugno non rileva concentrazione oltre i limiti di legge: in tutta la Puglia i parametri microbiologici sono entro la norma. Pur rispettando i limiti imposti dalla legge, c’è una concentrazione maggiore a Bari città, dove c’è il problema legato alla spiaggia di Pane e pomodoro: le acque antistanti il lido pubblico sono perennemente sotto controllo perché a poca distanza c’è lo scarico della condotta fognaria. Quando piove e si aprono le paratie della condotta automaticamente scatta il divieto di balneazione perché i liquami fanno aumentare i livelli di concentrazione di Escherichia Coli.