“Salvate oltre cento anni di storia”. Questo l’appello dei tifosi del Bari al sindaco Antonio Decaro. Questa mattina è comparso anche uno striscione rivolto agli imprenditori, una richiesta di aiuto per salvare la squadra della città. Servono infatti tre milioni di euro entro lunedì alle 18 altrimenti sarà decretato il fallimento della società, con una eventuale ripartenza dalla serie D. Una ipotesi che sta preoccupando l’intera città e lo stesso sindaco Antonio Decaro, sceso in campo in prima persona. Si è messo al telefono e ha cominciato a chiamare e ad incontrare eventuali imprenditori che potessero essere interessati ad investire sul Bari. Ce ne sarebbero due pronti a farlo, che avrebbero persino messo a disposizione l’intero capitale da tre milioni di euro richiesto. Hanno anche mostrato interesse Domenico Di Paola, imprenditore e consigliere comunale, e Nicola Brienza, altro imprenditore barese che vive in Cina. Forse in giornata potranno presentarsi delle novità. Oltre allo striscione pro imprenditori ne sono stati messi diversi invece contro il presidente Cosmo Giancaspro. Insulti e parole pesanti: questa la rabbia dei tifosi per quello che sta accadendo.
Seguaci della Nord, nel frattempo, hanno diramato un comunicato:
“Qualcuno crede di tenerci sulle spine, Ma ha a che fare con un popolo che ha la schiena dritta e la pelle dura. Non ci chiediamo cosa e chi spinga questo qualcuno a giocare coi sentimenti della tifoseria; sappiamo solo che nemmeno il peggiore dei masochisti arriverebbe ad assumere tali atteggiamenti. E noi, a prescindere dall’epilogo di questa commedia di bassa lega, non lo dimenticheremo mai. Perchè siamo marmo contro palude, vita contro la morte, passione contro interessi. Noi…siamo i baresi”.