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Bari calcio, per evitare il fallimento il 70% del club messo in vendita. Biga: “Servono 3 milioni, chi è disponibile si presenti subito”

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Mer, 11 Luglio 2018 - 19:00

Due imprenditori, Domenico Di Paola, ex manager di Aeroporti di Puglia, e Nicola Brienza, professionista barese che vive e lavora in Cina, hanno manifestato la loro volontà di aiutare la Fc Bari 1908. Ma per riuscirci davvero servono soldi, e nel giro di pochissimi giorni, al massimo entro lunedì prossimo. Nelle ultime ore si è fatta avanti una possibile soluzione. L’attuale proprietario, Cosmo Giancaspro, ha ricapitalizzato il 30 per cento del capitale sociale (1,5 milioni di euro versati per il pagamento degli ultimi stipendi), mentre il 70 per cento rimanente è aperto a terzi, cioè a tutti coloro che vorranno farsi avanti.

La conferma arriva dall’avvocato Francesco Biga, consigliere di amministrazione, intervistato da Radio Selene – Passione Bari: “Servono tre milioni di euro, il tempo è limitatissimo, chi è disponibile deve presentarsi immediatamente, la documentazione è a disposizione. Il sindaco ha garantito l’appoggio delle istituzioni, cosa importantissima. Tutta la città adesso deve cercare di mantenere il calcio professionistico a Bari”. Se ci fosse qualcuno che decidesse di versare 3 milioni cash, diventerebbe il socio di maggioranza e controllerebbe il club. “Adesso conta solo colmare questo gap per salvare il calcio professionistico a Bari, credo sia interesse di tutti. Spero che tutti quanti adesso si schierino dalla parte del Bari. Giovedì e venerdì saranno decisivi, inutile piangere sul latte versato, abbiamo questi due giorni”.

Domenico Di Paola ha dato la propria la disponibilità a investire nel calcio assieme ad altri imprenditori. “Ho donato 800mila euro al Petruzzelli – ha spiegato in conferenza stampa – e a questa città. Comunico la mia disponibilità a contribuire con risorse economiche alla questione del calcio nella nostra città, con il contributo di altri imprenditori senza i quali, lo dico sin da adesso, sarà difficile realizzare il progetto. E lo dico subito: rinuncio a qualsiasi carica politica, non mi ricandiderò al Comune. Spero che questa mia iniziativa abbia buon esito. Serve una squadra seria di imprenditori e manager che non prometta ai tifosi cose non realizzabili. Io con i miei fratelli siamo disponibili a mettere risorse e le nostre competenze: non voglio fare il presidente, voglio restituire ai baresi la gioia di tornare allo stadio”. Di Paola, però, non sembra intenzionato ad intervenire subito per evitare il fallimento: “Non è arrivato il salvatore della patria – dice – è arrivato un progetto fresco e chiaro. Non conosco le attuali condizionoi del club, non li conosce il socio di minoranza, non saprei come intervenire e non ci sono i tempi. Io sono abitutato a ripartire da zero, anche da una categoria diversa dalla serie B. Voglio ridare un’anima e prospettica a questa realtà”.

Intanto, malgrado lo spettro di un possibile fallimento, la società nella giornata di oggi ha tesserato un nuovo attaccante, il 23enne belga Maecky Ngombo.

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