“Sono molto grato per la condivisione che abbiamo avuto la grazia di vivere”, è l’incipit del messaggio finale di Papa Francesco davanti alla Basilica di San Nicola al termine dell’incontro privato con i 22 patriarchi delle chiese cristiane e ortodosse d’Oriente. “Chi detiene il potere si ponga finalmente e decisamente al vero servizio della pace e non dei propri interessi”, è il monito. “Basta – prosegue – al prevalere delle verità di parte, ai tornaconti di pochi sulla pelle di molti. Basta alle occupazioni delle terre che lacerano i popoli. Basta usare il Medio Oriente per profitti estranei al Medio Oriente”.
“La guerra è la piaga che tragicamente assale questa amata terra – prosegue il messaggio – . Ne è vittima sopratutto la povera gente. Tanti conflitti sono stati fomentati da forme di fondamentalismo e fanatismo travestite di pretesti religiosi. Ma la violenza è sempre alimentata dalle armi, non si può alzare la voce per parlare di pace mentre di nascosto si perseguono sfrenate corse al riarmo. È una gravissima responsabilità che pesa sulle coscienze delle nazioni, in particolare quelle più potenti. La speranza ha il volto dei bambini. In Medio oriente da anni un numero spaventoso di piccoli piange morti violente in famiglia. Questa è la morte della speranza”. Al termine del discorso, molto duro nei confronti delle grandi potenze, sono state liberate in cielo le colombe della pace. Un segnale di speranza.