Parteciperà anche uno dei più grandi musicisti viventi, Terry Riley in compagnia di suo figlio Gyan Riley, al 33esimo appuntamento con Times Zones, “che probabilmente sarà una delle edizioni più importanti degli ultimi anni ma anche l’ultima che avrà Bari come sede centrale del festival”.
Lo aveva già annunciato nei giorni scorsi il direttore artistico della manifestazione, Gianluigi Trevisi, che anche oggi, nella conferenza stampa di presentazione dell’evento tenuta insieme con il soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, Luigi La Rocca, ha ribadito che “i problemi economici dell’Amministrazione comunale hanno quasi totalmente sguarnito i contributi alle manifestazioni storiche della città”. “Siamo molto contenti – ha detto Trevisi – che Time Zones sia un festival dove nella lista degli artisti ci siano i più grandi compositori della nostra epoca come per Riley (appuntamento il 26 luglio), il cruccio però resta per un’emergenza economica che ormai sembra infinita”. Alla luce di politiche “poco incoraggianti per chi vuol continuare a produrre cultura e proposte di qualità” diventa importante per Time Zones “essere all’interno di una rete stabile di collaborazioni a partire da una comunità d’intenti, ma anche per la realizzazione di produzioni condivise”. Oltre gli già sperimentati percorsi comuni con il centro di Cultura Teatrale Diaghilev, ed il contenitore di arte e musica EXperimenta, si aprono – è stato sottolineato – due nuove collaborazioni: con la Mostra del Cinema di Taranto e con il Viva Festival. Sul piano delle attività parallele si consoliderà Musicofilia, la rete dove in questi anni “è stato fatto un proficuo ed interessante il lavoro con le scuole l’Università ed i Conservatori”.