Una vasta piantagione di marijuana formata da oltre 1.700 piante di varia altezza è stata scoperta nelle campagne di Trinitapoli (Bat) dalla Guardia di finanza di Margherita di Savoia (Bat) che ha arrestato in flagranza di reato due italiani, un albanese e un venezuelano, sorpresi nel momento del blitz a coltivare e raccogliere le piante. Un altro cittadino albanese, individuato come complice, è stato denunciato a piede libero.
La piantagione era dotata di un impianto di irrigazione autonomo, alimentato da motopompa a benzina. Le piante erano sorvegliate da un sistema per il controllo a distanza di eventuali intrusioni, costituito da una foto-trappola a batteria posizionata sui rami di un albero. L’Autorità giudiziaria ha disposto, dopo avere eseguito una campionatura, l’estirpazione delle piante di canapa indiana e l’immediata distruzione. L’intera piantagione, a fioritura completa, avrebbe prodotto circa tre quintali di marijuana essiccata, da cui poter ricavare 250mila singole dosi da destinare allo spaccio. Lo stupefacente, una volta essiccato ed immesso sul mercato, avrebbe consentito un profitto pari ad almeno 2,5 milioni di euro.