Proseguono le operazioni di prelievo dei cinghiali presenti nella zona del quartiere San Paolo. Finora sono complessivamente 44 gli esemplari catturati, tra maschi adulti e femmine con cuccioli. Secondo le ultime stime realizzate, dovrebbero essere ancora in circolazione 4 cinghiali maschi, 2 femmine e una decina di cuccioli, anche se si tratta di numeri suscettibili di variazioni in quanto dalla lama potrebbero giungere altri animali, che d’estate tendono a spostarsi più che nella stagione invernale. Una consuetudine che viene incoraggiata dalle condizioni particolarmente favorevoli del territorio soprattutto per la presenza di cibo e di spazzatura lasciati al di fuori dei cassonetti e a causa della cattiva abitudine di alcuni cittadini che continuano a somministrare spontaneamente alimenti ai cinghiali. Anche nei prossimi giorni si proseguirà con gli interventi organizzati dalla Regione Puglia e coordinati in loco dal dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, che registrano una media di cattura di quasi un cinghiale al giorno.
Come dimostrano i dati, il metodo utilizzato finora, assolutamente incruento, si è dimostrato altamente efficace non solo per la capacità di ridurre la presenza di animali sul territorio ma anche per la modalità con cui vengono confinati in aree periurbane meno rischiose per l’incolumità pubblica, attraverso l’installazione di esche nei siti di cattura. Tutti gli animali sono stati trasferiti in una riserva recintata che rispetta il loro habitat naturale.
“Il lavoro di squadra con la Regione Puglia sta dando i primi risultati – commenta il sindaco di Bari -. Voglio ringraziare la Regione per l’attenzione e le risorse impiegate su questa vicenda. Ora dobbiamo proseguire con gli interventi e continuare a sollecitare l’impegno e la collaborazione dei cittadini che devono aiutarci a tenere pulita l’area e devono impegnarsi a non abbandonare rifiuti per strada o vicino ai cassonetti per non attirare gli animali. Questa è una sfida che possiamo vincere solo se lavoriamo tutti nella stessa direzione”.
“Questa attività si svolge con tutte le autorizzazione di ISPRA osservando assolutamente metodi incruenti – dichiara l’assessore regionale Di Gioia -. Questa è una modalità che risponde all’esigenza delle città di tenere sotto controllo la fauna selvatica. Vorrei esprimere un grande apprezzamento per gli uffici e per questo lavoro proficuo che, nel tempo, porterà sicuramente i suoi frutti”.