“L’avvocatura resti unita ma con i piedi per terra”, dall’intransigenza si rischiano “ricadute negative”. È l’invito dell’associazione nazionale forense agli avvocati che oggi si sono riuniti in assemblea a Bari per protestare per la situazione della giustizia penale barese. “Occorre intendersi su quale è la priorità – dichiara Luigi Pansini, segretario generale dell’Anf – se è quella di riprendere a celebrare le udienze, sicuramente nessuno ha dubbi che l’optimum sia rappresentato da un unico plesso che ospiti gli uffici giudiziari penali. Ma se questo non dovesse essere possibile, l’avvocatura sarà chiamata a decidere se riprendere a celebrare le udienze in uffici tra loro distanti o continuare a non celebrarle fino a quando non si troverà una soluzione unica”. “Bisogna essere consapevoli che – conclude – da una scelta condivisa improntata all’intransigenza, la città, i cittadini, gli avvocati stessi, possono subire ricadute negative che oggi già si avvertono, anche per effetto del decreto del ministro della Giustizia della settimana scorsa”
Per alleggerire la difficile vita professionale che in questo periodo stanno vivendo gli avvocati di Bari, dove il palagiustizia è stato sgomberato, il Consiglio nazionale forense – spiega in una nota il presidente Andrea Mascherin – ha sospeso gli oneri formativi per avvocati e praticanti. “Sono convinto – sottolinea Mascherin in un comunicato – che il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede darà seguito a quanto annunciato venerdì scorso agli stati generali del Csm, ovvero che l’edilizia giudiziaria rientra tra le priorità per gli investimenti in programma. Positivo – prosegue Mascherin – quanto fra l’altro detto dal ministro nella succitata occasione, ovvero che gli uffici ministeriali sono già all’opera per un monitoraggio della edilizia giudiziaria. Per Bari potrà individuarsi il percorso più rapido per una soluzione definitiva e di soddisfazione di tutti gli operatori della giurisdizione, ciò con la necessaria collaborazione di tutti i soggetti interessati. Nel frattempo il Cnf ha deliberato in via di urgenza misure idonee a sollevare gli avvocati di Bari dagli oneri formativi e i praticanti dalla frequentazione delle udienze”.