La Xylella può essere diagnosticata precocemente direttamente dal cielo: il devastante batterio che dal 2013 sta infettando gli ulivi della Puglia e il sud del Mediterraneo può essere infatti rilevato prima che compaiano i sintomi della malattia grazie ad un particolare tipo di analisi delle immagini rilevate da aerei o droni.
Lo dimostra il lavoro del Centro comune di ricerca della Commissione europea presso l’Ispra, pubblicato sulla rivista Nature Plants, con cui sono stati fotografati oltre 7.000 ulivi da un piccolo aereo. Utilizzando una macchina che cattura immagini in tutte le lunghezze d’onda dello spettro elettromagnetico, e unendo l’analisi delle immagini termiche dei campi, i ricercatori guidati da Pablo Zarco-Tejada hanno scoperto che gli effetti dell’infezione da Xylella possono essere rilevati anche a distanza, prima che i sintomi diventino visibili. Il che può permettere di mappare in modo rapido e accurato uliveti interi, usando aerei o droni, e così diagnosticare e intervenire precocemente per cercare di arrestare la malattia, per cui finora non sono state trovate cure, se non l’abbattimento dell’albero