La mappa nazionale della Camera di commercio di Milano, elaborata attraverso i dati del Registro delle imprese 2016, ha incoronato Roma regina del gelato con 1400 attività e 4200 addetti. A completare la top ten, nella classifica per attività seguono Napoli (933), Milano (783), Torino (732), Salerno (529), Bari (498), Brescia, Palermo, Venezia e Catania. Nella graduatoria per addetti vengono Milano (2960), Napoli (2494), Firenze (2450), Torino (2443), Bari, Salerno, Venezia, Brescia e Palermo.
L’internazionalizzazione del gelato italiano segue le strade dell’avventura prima e dell’emigrazione di massa poi. Fuori dal nostro Paese arrivò per primo a Parigi nella seconda metà del Seicento, portato da Francesco Procopio dè Coltelli (il cui vero cognome sarebbe stato però Cutò), un siciliano che conosceva la tradizione del sorbetto di derivazione romana e araba realizzato con le nevi dell’Etna, dei Nebrodi, delle Madonie. Nella capitale francese fondò nel 1686 il primo caffè, Le Procope, dove si servivano anche sorbetti gelato, oggi trasformato in ristorante.