La sezione Puglia e Basilicata del Docomomo Italia ha organizzato il Convegno: “Percorsi moderni dell’architettura italiana – Il secondo ‘900″ con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, del Politecnico di Bari, della Regione Puglia, del Comune di Bari, della Ance Bari e Bat, dell’Università di Basilicata Dipartimento Dcem.
Il convegno farà il punto sulla situazione attuale del patrimonio architettonico moderno di qualità riconosciuta nelle Regioni Puglia e Basilicata. Accademici, studiosi ed esperti di “restauro del Moderno” si confronteranno sui temi della conoscenza, conservazione e tutela del patrimonio di architettura moderna anche sito il profilo della sicurezza, delle leggi di tutela e delle prospettive di restauro e riuso del Moderno. Le relazioni saranno tenute da Mauro Sàito (coordinatore sezione Puglia e Basilicata Docomomo Italia), Antonio Conte (Unibas), Antonio Zunno (Soprintendenza Abap Brindisi, Lecce, Taranto), Antonella Calderazzi (Politecnico Bari), Amedeo Vitone (Politecnico Bari), Nicola Signorile (giornalista Gazzetta del Mezzogiorno), Mauro Scionti (Politecnico Bari),
Gianfranco Ferrara Mirenzi (Uniba) Andrea Mantovaìno (lecce), Nicola Masini (Cnr Ibam Potenza), Luigi Acito (Matera), Antonello Pagliuca (Unibas). Nella seconda parte dell’incontro si terrà l’assemblea nazionale di Do.Co.Mo.Mo. Italia Onlus, introdotta dal presidente, Ugo Carughi, che ripercorrerà l’operato dell’associazione nell’ultimo
triennio. Seguiranno le eventuali osservazioni e la presentazione dei candidati. I lavori si chiuderanno con la votazione dei membri del nuovo Consiglio Nazionale.
Docomomo Italia nasce nel 1990 ed ha come diretto referente a livello internazionale Docomomo International (International working party for Documentation and Conservation of buildings, sites and neighbourhoods of the Modern Movement). L’associazione ha come obiettivo la documentazione, la conservazione e la valorizzazione degli edifici e dei complessi urbani del Novecento. Sue finalità principali sono la conoscenza e la documentazione del patrimonio
architettonico moderno, la sua salvaguardia e lo studio di metodologie e criteri di intervento rispondenti al suo valore testimoniale. Ha come interlocutori studiosi, dipartimenti universitari,
enti locali e industrie impegnate nel campo del restauro, nonché il Mibact.