Il consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Bari ha deliberato oggi l’assunzione di sedici unità di personale tecnico amministrativo mediante stabilizzazione. Un provvedimento adottato, come fa sapere l’Uniba, grazie alla riforma Madia del 2017, che ha previsto la possibilità di stabilizzare personale in possesso di determinati requisiti di anzianità e la facoltà di poter fruire di un contingente di punti organico ulteriore rispetto alle ordinarie facoltà assunzionali, che il competente Ministero ha riconosciuto all’ateneo barese in misura di 2,66 punti organico.
L’Ateneo dovrà tuttavia impegnarsi a ridurre il precariato. Secondo quanto è stabilito nella riforma, a fronte del maggior contingente “assunzionale” per le stabilizzazioni, l’Università di Bari dovrà ridurre in via permanente la spesa annuale per contratti di lavoro flessibile per circa 300 mila euro. “Questa soluzione – dichiara con soddisfazione il magnifico rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio – rappresenta il naturale proseguimento delle politiche di risanamento portate avanti negli ultimi anni da questa governance di Ateneo e del netto miglioramento degli indicatori economico finanziari, certificati dal MIUR, e fa seguito al procedimento di stabilizzazione portato a termine nel 2014. Grazie a tale risanamento abbiamo potuto offrire oggi un futuro lavorativo certo a numerosi precari”.