Il gup del Tribunale di Bari, Rosa Anna Depalo, ha assolto “per non aver commesso il fatto” il 25enne afghano Hakim Nasiri, imputato per associazione finalizzata al terrorismo internazionale. Al termine del processo celebrato con il rito abbreviato il giudice ha disposto per Nasiri l’immediata scarcerazione.
Nell’ambito dello stesso procedimento il gup ha condannato gli altri due imputati accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il 31enne afghano Gulistan Ahmadzai e il 26enne pakistano Zulfikar Amjad, rispettivamente a 6 anni e a 5 anni e 4 mesi di reclusione. Hakim Nasiri e gli altri due imputati furono fermati dai Carabinieri di Bari il 10 maggio 2016. Nasiri fu poi rimesso in libertà dopo tre giorni ed è tornato in carcere su disposizione della Cassazione nell’aprile 2017.
Stando alle indagini dei carabinieri, coordinate dall’aggiunto Roberto Rossi della Dda di Bari, Nasiri, difeso dagli avvocati Vittorio Platì e Michele Santino, avrebbe fatto parte di una cellula terroristica di matrice islamica pronta a progettare attentati in Italia e all’estero grazie al supporto logistico ed economico di affiliati all’Isis. Agli atti ci sono video, immagini che gli investigatori ritengono siano riferite a sopralluoghi di luoghi sensibili da colpire, foto di armi e combattenti e documenti inneggianti al jihad, rinvenuti nei telefonini degli imputati. Per lui l’accusa aveva chiesto la condanna a 9 anni di reclusione. Della stessa cellula avrebbero fatto parte anche i connazionali di Nasiri Surgul Ahmadzai di 29 anni e Qari Khesta Mir Akhmazai di 31 anni, la cui posizione tuttavia è stata stralciata perché sfuggiti alla cattura e tuttora irreperibili.