Delicata e spettacolare operazione di soccorso della Guardia Costiera sulla impervia costa del Gargano, con il salvataggio di tre persone intrappolate tra gli scogli. Il salvataggio è avvenuto in località “Jalillo” sulla costa del Comune di Peschici e ha coinvolto due turisti di nazionalità svedese, padre e figlio, i quali, dopo essersi immersi tra le onde di un mare particolarmente agitato, non hanno avuto la forza di ritornare verso la battigia a causa della forte corrente di risacca.
Un bagnino di un vicino stabilimento balneare, attirato dalle urla dei malcapitati, è intervenuto e con grande prontezza di riflessi è riuscito ad afferrare il bambino e metterlo in sicurezza su di uno scoglio, dando la possibilità al padre di trovare un minimo riparo vicino la falesia.
Tutti e tre sono rimasti però pericolosamente esposti alla furia del mare senza alcuna possibilità di tornare a riva. Non appena allertati i soccorsi, è intervenuta sul posto la motovedetta della Guardia Costiera, mentre i militari della vicina Delegazione di Spiaggia di Peschici, dopo aver requisito un gommone dal porto, si sono diretti in brevissimo tempo anche loro verso i bagnanti.
Considerata l’impossibilità di procedere con un trasbordo a causa delle onde alte fino a 3 metri che si frangevano sulla scogliera, è stato così richiesto il supporto di un elicottero della Guardia Costiera, in quel momento in volo lungo le coste garganiche per attività di pattugliamento per conto dell’agenzia europea Frontex.
L’elicottero è riuscito a recuperare i tre malcapitati grazie al proprio aero-soccorritore calatosi sugli scogli tramite verricello. Particolarmente delicato è stato il salvataggio del turista ridossatosi ai piedi della falesia, perché il recupero ha richiesto l’esecuzione di una manovra di “hovering” (volo in sospensione) da parte dell’elicottero, a pochi metri dalle rocce. Nonostante tanta paura e qualche graffio, le tre persone recuperate sono state sbarcate tutte in buone condizioni di salute presso il porto di Peschici.