“Adesso ancora più di prima è necessario bruciare i tempi”. Così Giovanni Stefanì, presidente dell’Ordine degli avvocati di Bari, commentando il decreto legge adottato ieri dal Consiglio dei Ministri per la sospensione fino al 30 settembre dei processi penali a Bari a causa della inagibilità del Tribunale.
“Apprezziamo l’attenzione che il ministro Bonafede sta avendo nei confronti dell’avvocatura, tenendo costantemente aggiornato il sottoscritto, come rappresentante dell’istituzione forense – dice Stefanì – al pari degli altri attori del territorio della giustizia. Tuttavia, non possiamo sottacere gli effetti negativi che avrà il provvedimento sulle sorti professionali degli avvocati, soprattutto su quelli più giovani, che maggiormente stanno soffrendo il calo dei redditi nel nostro settore degli ultimi anni. Sarebbe stato più opportuno far coincidere questo decreto di sospensione con l’individuazione della soluzione-ponte”. “Il ministro, con il quale prosegue in modo positivo l’interlocuzione – conclude il presidente degli avvocati baresi – è ottimista sui risultati della ricerca di mercato e sull’individuazione nel brevissimo periodo di una sede degna per gli uffici penali che, ci ha promesso, avverrà contestualmente con quella emergenziale”.