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Bari, “Dorian Gray. La bellezza non ha pietà”: il 22 e 23 giugno al Petruzzelli lo spettacolo prodotto da Pierre Cardin

Pubblicato da: redazione | Gio, 21 Giugno 2018 - 20:00

Si è tenuta questa mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo “Dorian Gray. La bellezza non ha pietà”, un’opera di teatro musicale ispirata al celebre romanzo di Oscar Wilde e prodotta da Pierre Cardin.

All’incontro sono intervenuti l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone, il Concept Crèatif Pierre Cardin, co-produttore e direttore artistico dello spettacolo Rodrigo Basilicati, l’autore e compositore Daniele Martini e l’attore Federico Marignetti.

“La vera bellezza forse invecchia, perché la verità non teme il tempo” Questa una delle domande  provocatorie che Dorian Gray si pone e pone al pubblico nello spettacolo ideato e scritto da Daniele Martini, interpretato da Federico Marignetti, accompagnato in scena dal mimo di Thibault Servière, prodotto da Pierre Cardin per i 70 anni della sua carriera e in scena al Teatro Petruzzelli di Bari domani venerdi 22 e sabato 23 giugno, ore 21.15.

Uno spettacolo di teatro musicale contemporaneo, un viaggio psichedelico di 1 ora e 20 minuti tra videoproiezioni 3D e disegni di luce, monologhi e musiche originali dall’orchestrale al rock che presenta in chiave contemporanea le domande esistenziali più profonde dell’essere umano così tanto presenti nell’opera Wildiana.

 “Nello spettacolo – ha spiegato Daniele Martini, autore e compositore dell’opera – ho voluto far emergere il lato più umano del personaggio, quello che  rappresenta ciascuno di noi, in ogni sfumatura del nostro esistere. La solitudine, l’amore puro e meno puro, la paura, la felicità, il desiderio, il giudizio altrui e il giudizio verso se stessi.  Lo spettacolo  porta in scena la solitudine del viaggio emotivo che il romanzo stesso propone, al quale ho consegnato un linguaggio musicale dal classico al contemporaneo. All’epoca di Dorian c’era il dipinto, specchio di sé, oggi c’è il selfie, immagine riflessa di noi che ci parla e ci giudica. Tutto ciò che nel romanzo è fisico nello spettacolo diventa simbolo. I diversi personaggi diventano voci di Dorian, che in scena rappresenta tutti loro e tutti noi. Sybil Vane diventa un velo bianco di seta tempesta nella musica… per contrappasso l’unica fisicità presente l’abbiamo affidata alla sua anima”.

“Sono in scena per 1 ora e 20 minuti senza pause – ha raccontato Federico Marignetti, attore protagonista – e interpreto i diversi personaggi che riecheggiano nella mente di Dorian. È una sfida attoriale molto bella per me. Per approcciarmi allo spettacolo ho cercato di crearmi un immaginario che potesse attingere all’arte e alla società dell’epoca. Oltre, ovviamente, a leggere il romanzo, ho studiato a fondo le atmosfere dell’epoca, ho cominciato dal libro “A ritroso” di Huysmans che è il libro che nel romanzo Lord Henry regala a Dorian, il film Ludwig di Visconti è stato di grande ispirazione, poi la musica di Mahler, la pittura di Felicien Roms, Klimt ed altri. Ho riflettuto a lungo sul concetto di solitudine angosciante e triste del personaggio. Partendo da questo terreno ho poi lavorato con il regista Emanuele Gamba per arrivare all’interpretazione. È stato ed è davvero molto stimolante ma anche divertente, mi sento molto fortunato”.

“Per noi è un grande onore e una grande emozione poter portare lo spettacolo in un Teatro come il Petruzzelli di Bari – ha commentato Rodrigo Basilicati, co-produttore dell’Opera assieme allo zio Pierre Cardin -. Abbiamo in comune molte cose con la città di Bari che ci sta accogliendo con molto affetto. Sicuramente l’italianità del progetto e l’amore per la ricerca della bellezza più autentica. Ma anche la bellezza come fonte di pensiero e provocazione. Aspetti questi molto coerenti con le scelte di vita di mio zio Pierre Cardin, che nei suoi 70 anni di attività non ha mancato di fare scelte forti, fuori dal coro, ma sempre attente ad una estetica vitale. Una ricerca estetica forte che emerge anche in questo spettacolo a cui mio zio tiene molto”.

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