Da 11 milioni a 743mila euro. Il Comune firma la transazione con l’impresa che sta realizzando i lavori di riqualificazione del lungomare di San Girolamo – Fesca. L’impresa aveva chiesto 13 riserve pari ad oltre 11 milioni di euro, a fronte di un lavoro complessivo quasi dello stesso importo.
La transazione
La somma individuata per la transazione è composta dalle seguenti voci: 311.445, 69 euro per oneri derivanti dai danni di forza maggiore causati dalle mareggiate dello scorso inverno, 194.344,80 euro derivano invece dall’attuazione del piano di monitoraggio ambientale (una prescrizione impartita a seguito dell’acquisizione dei pareri a tutela della salvaguardia del territorio e qualità delle opere eseguite), 189.303,36 euro per andamento anomalo dei lavori e 10.115,80 euro per oneri derivanti da allacci provvisori ai servizi pubblici. Quindi, risulta decisamente più bassa la percentuale dei maggiori costi riconosciuti all’azienda, corrispondente a meno del 7% delle richieste originariamente iscritte, con conseguente contestuale azzeramento di tutte le riserve.
Il cronoprogramma
Nell’ambito della transazione, è stata anche riconosciuta una proroga temporale di 180 giorni consecutivi per il completamento degli interventi ancora mancanti, a decorrere dalla data di ripresa dei lavori, coincidente con il ripascimento del litorale avviato il 5 maggio scorso. Pertanto, il nuovo termine temporale di ultimazione delle opere è fissata al prossimo 31 ottobre. “Abbiamo stabilito le nuove scadenze temporali sancite dallo schema di transazione che verrà ratificato nei primi giorni di agosto – ha commentato Giuseppe Galasso -. La copertura economica sarà, infatti, individuata nella manovra di assestamento di bilancio che il Consiglio comunale dovrà approvare il 31 luglio. Sempre in agosto, invece, sarà effettuato l’effettivo pagamento della somma riconosciuta. È un atto molto importante perché elimina ogni possibile rischio di contenzioso, soprattutto in una fase in cui l’opera è in dirittura d’arrivo. Aver evitato di riconoscere più di 11 milioni di euro di riserve, così come richiesto originariamente dall’azienda, e chiuso in questo modo tutto il pregresso, è un’operazione strategica che mette al sicuro l’amministrazione comunale dalla eventualità di dover affrontare ingenti costi derivanti dal rischio di soccombenza nell’ipotesi di un contenzioso correlato all’attuazione di questi interventi. In questo modo le somme che verranno versate corrispondono prevalentemente alle maggiori spese sostenute a causa dei danni di forza maggiore e al monitoraggio prescritto dai pareri”.