Il primo monitoraggio dell’alga tossica effettuato dall’Arpa è rassicurante: nei primi 15 giorni di giugno ne è stata rilevata la presenza, in maniera abbondante e quindi con livello di allarme arancione, solo a Pietra Nera nel foggiano.
Lievissime concentrazioni, quindi non “allarmanti”, sono state riscontrate a Vieste, Forcatella in provincia di Brindisi, porto Badisco in provincia di Lecce e Baia d’Argento in provincia di Taranto.
L’invito dell’Arpa è sempre di non sostare nelle zone rocciose durante le mareggiate. Questo tipo di alga, giunta in Puglia negli anni Duemila, si frantuma sulle rocce liberando la tossina nell’aria. Tossina che provoca riniti, congiuntiviti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti. Importante anche non consumare frutti di mare crudi provenienti dalle zone dove è stata accertata la presenza del mollusco.