“Campania, Puglia e Abruzzo la nostra acqua, quella che bevono tutti i giorni a tavola e quella che usano per motivi agricoli e industriali, se vogliono continuare ad averla, devono pagarcela. Diversamente chiuderemo i nostri rubinetti”. Lo afferma il capogruppo molisano della Lega in Consiglio regionale, Aida Romagnuolo. “La mia – dice – non è una guerra, né egoismo, è giustizia, solo giustizia per i molisani”.
Per l’esponente della maggioranza, dunque, “non si tratta di mancata solidarietà o di un particolare stato di necessità nei confronti di assetati, ma di due nostre importanti necessità e cioè garantire l’acqua a tutti i molisani con i proventi che ne deriverebbero e, soprattutto, valutare se esiste la possibilità di far pagare di meno le bollette”. Poi, aggiunge: “Se Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania fa la voce grossa al presidente della Puglia Michele Emiliano, perché è preoccupato che i pugliesi possano impadronirsi delle sorgenti di Caposele, non vedo perché questi due marpioni del Pd non ci danno il giusto corrispettivo per la nostra acqua. Ritengo pertanto gravissimo il loro comportamento, così come quello dell’abruzzese Luciano D’Alfonso, perché denota una guerra, una faida interna al Pd meridionale per impadronirsi dell’acqua molisana che per noi resta sacra. La mia sarà una incitazione alla ribellione di popolo e pertanto – conclude – chiamerò a raccolta tutto il Consiglio regionale e i molisani”.