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Puglia, ecco il nuovo piano rifiuti: stop a discariche e inceneritori, si punta al 65% di differenziata

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Gio, 14 Giugno 2018 - 17:30
rifiuti

Nessuna nuova discarica (resteranno le 10 attive oggi) e nessun nuovo inceneritore, tre nuovi impianti per la raccolta differenziata e il recupero di carta, vetro e plastica e tre nuovi impianti di compostaggio che sorgeranno a Foggia, Pulsano e Nardò. Il nuovo piano rifiuti della Regione Puglia è pronto ad essere varato, oggi è stata presentata la bozza.

“Il nuovo piano dei rifiuti centralizza tutta la strategia sugli impianti pubblici ed è per questo rivoluzionario rispetto al passato”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, presentando oggi a Bari il documento di proposta del piano di gestione dei rifiuti urbani e le attività di consultazione, con tre tavoli di confronto (il 26 ed il 28 giugno), nella “Casa della partecipazione” nella Fiera del Levante.

“Alcuni grandi imprenditori speravano non avessimo la forza di presentarlo, ma a noi il coraggio non manca e voglio chiarire che il piano non ha intenzione di distruggere le aziende private che si occupano dei rifiuti in Puglia. Vogliamo sia chiaro – ha aggiunto Emiliano – che la strategia la realizza la Regione con i Comuni e che i privati devono obbedire agli interessi generali della popolazione. I privati sono insomma benvenuti, ma l’epoca in cui erano loro a costruire la strategia è finita. In questa maniera sarà più equilibrato e con maggiore concorrenza anche tutto il mercato della filiera del riciclo industriale”. Secondo Emiliano “servono adesso imprese che utilizzino i materiali provenienti dalla raccolta differenziata per farne oggetto di produzione industriale. È un aspetto che fa parte della legge sull’economia circolare che stiamo studiando per prevenire la produzione dei rifiuti e per utilizzare in maniera economicamente apprezzabile tutto ciò che si differenzia”. Emiliano nel “ringraziare i cittadini per l’impegno nella raccolta differenziata, testimoniato dal balzo in avanti del 12-13% negli ultimi due anni”, ha poi sottolineato che “la bozza del piano dei rifiuti sarà sottoposta all’applicazione della legge sulla partecipazione”. All’incontro sono intervenuti il commissario Ager, Gianfranco Grandaliano, il direttore del Dipartimento ecologia, Barbara Valenzano, e la consigliera per l’attuazione del programma regionale, Titti De Simone. Per il direttore del Dipartimento ecologia della Regione Puglia, Barbara Valenzano, “la nuova strategia della Regione Puglia sulla gestione dei rifiuti non prevede la realizzazione di nuove discariche e di nuovi impianti di incenerimento”.

“Non prevediamo nuovi inceneritori, ma semplicemente il riefficientamento degli esistenti ai fini del trattamento del combustibile solido secondario, nella logica dell’end of waste, nel rispetto delle migliori e ultime tecniche disponibili che prevedendo il rispetto di limiti inferiori, di diversi ordini di grandezza rispetto a quelli disposti dal Codice dell’Ambiente, per garantire la massima tutela della salute e degli ecosistemi”. Tra le principali novità Valenzano ha poi sottolineato che “il nuovo piano riguarda la gestione di tutti i rifiuti, non solo gli urbani ma anche gli speciali, oltre a quelli derivanti dalle attività di bonifica e quelli derivanti dal trattamento dei fanghi”. “Abbiamo ampliato quindi – ha sostenuto – il campo d’azione rispetto al precedente piano. Prevediamo l’introduzione di nuovi impianti e tecnologie per il recupero di plastica, vetro, carta e cartone, Raee (apparecchiature elettriche ed elettroniche), imballaggi che nella Regione Puglia non sono attualmente presenti, ed il recupero dell’organico, unitamente ai fanghi. Con la realizzazione del nuovo piano rifiuti e quindi con l’introduzione di centri di raccolta, impianti di recupero materia, di trattamento e recupero di plastica/vetro/cartone, Raee, organico e soprattutto con impianti di trattamento meccanico più spinto, riusciremo – ha concluso la Valenzano – già nel 2020 a raggiungere il 65-70% di raccolta differenziata. Per il 2025 l’obiettivo è di avere al massimo il 10 per cento dei rifiuti in discarica e trattamento residuale”.

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