“A differenza di quello che si pensa comunemente, Kurt Cobain era una persona gioviale, felice, piena di vita”. Parola di Michael Lavine e Charles Peterson, i due fotografi americani che al cantautore e chitarrista statunitense, frontman del gruppo musicale grunge Nirvana, hanno dedicato la mostra “Kurt Cobain e il Grunge: storia di una rivoluzione”. Una mostra allestita nel museo archeologico MarTa nell’ambito dell’edizione 2018 del Medimex, il salone internazionale della musica promosso da Puglia Sounds che quest’anno, per la prima volta, si tiene a Taranto da ieri al 10 giugno.
All’inaugurazione della mostra erano presenti anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore alle Industrie Turistiche e Culturali della Regione Puglia, Loredana Capone e la direttrice del MarTa, Eva Degl’Innocenti. “Se siete a Taranto, in Puglia o in qualunque altra parte d’Italia fate ancora in tempo ad arrivare qui – ha detto Emiliano – qui stasera in qualche modo rinasce questa città attraverso l’impatto emozionante della musica”.
“Anche Cobain, come Aristosseno e Archita, – hanno sottolineato Lavine e Peterson – può essere considerato un mito. Fa bene la direttrice del Museo a dire che stanno benissimo in questo contesto magno greco. Kurt era umile e quando ci conoscemmo lui disse a noi: sono felice si lavorare con due fotografi famosi come voi. Il momento più brutto? Nel momento della sua deriva: noi e la sua band rimanemmo sconcertati ed era difficile fotografarlo”. I due fotografi sono gli autori dei 78 scatti, sei dei quali in esclusiva per il Medimex, esposti nella mostra in programma fino al 1° luglio. Lavine e Peterson sono due testimoni importanti di quella stagione perché hanno contribuito con le loro immagini alla costruzione di un mito chiamato grunge.
(Foto Ansa)