Al posto degli ospedali dismessi nasceranno i Punti territoriali di assistenza (Pta), meglio conosciute come Case della Salute. La giunta Emiliano ha dato il via libera, sono 33 i Pta che nasceranno in tutta la regione al posto degli ospedali ormai chiusi o in via di chiusura. Un’operazione che serve a rafforzare la medicina territoriale, i Pta infatti dovranno essere il primo punto di accesso per i cittadini.
Alcuni Punti territoriali potranno avere anche reparti per la lungodegenza, tutti invece dovranno prevedere la presenza degli ambulatori dei medici di base, quello per la cronicità, gli specialistici, la diagnostica di primo livello, il punto prelievi, la postazione del 118 e la farmacia territoriale. Gli edifici già predisposti ad ospitare Tac e risonanze magnetiche potranno continuare a svolgere anche questa attività; chi invece ha già delle sale operatorie potrà svolgere prestazioni ambulatoriali in day service. In pratica, alcune strutture – almeno una per provincia – saranno dei piccoli ma funzionanti ospedali. A Bari città sono previsti 30 nuovi posti letto; Terlizzi e Triggiano avranno ciascuno 20 posti di lungodegenza e 40 di riabilitazione. L’obiettivo è di convogliare verso i Pta tutti i casi meno gravi, mentre i grandi ospedali (come Policlinico, Di Venere e San Paolo per restare a Bari) si potranno concentrare su urgenze e interventi specialistici. La delibera della giunta Emiliano sarà sottoposta al vaglio della commissione sanità e del Consiglio regionale per il parere.