“Accordi informali per decidere di cosa discutere in aula e un Consiglio che ignora l’emergenza edilizia giudiziaria”. Furiosa la consigliera comunale di opposizione, Irma Melini, che ieri, al termine del Consiglio, ha deciso di rinunciare al gettone di presenza.
“I lavori sono stati organizzati dando seguito ad “accordi informali” fra Capigruppo di maggioranza e Capigruppo di opposizione riconoscendo a questi ultimi l’opportunità di scegliere autonomamente l’ordine di anticipazione dei punti iscritti – spiega Melini – inoltre in cinque ore la maggioranza, con la forza dei suoi voti, ha permesso la trattazione solo di: una proposta avente ad oggetto il cambio di componente di Commissione, una proposta attinente a un debito fuori bilancio nonché solo due ordini del giorno presentati dai consiglieri Picaro e Carrieri, bocciando la proposta presentata dal consigliere Di Rella perché a detta del Capogruppo Bronzini non comunicata per tempo”. Melini accusa i colleghi di non aver concesso pari opportunità a tutti e di non aver voluto affrontare la questione delle casermette e della tendopoli in via Nazariantz. “Vergognoso, rinuncio al gettone di presenza”.