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Bari, figuranti in costume e antiche leggende: a Carbonara in scena l’antica Caelia

Pubblicato da: redazione | Mar, 5 Giugno 2018 - 07:15

Si terrà sabato 9 e domenica 10 giugno, presso nell’istituto scolastico “Calamandrei”, a Carbonara/Ceglie, la IV edizione della rievocazione storica “Una giornata nell’antica Caelia”.

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L’evento, organizzato dalla Pro loco del Municipio IV “Bari Kailinon Peuceta” in collaborazione con la delegazione Pro loco Peucetia Sud, è dedicato quest’anno alla memoria di Tonino Ciaula, l’educatore che ha promosso tra i giovani lo studio e l’approfondimento delle tradizioni carbonaresi.

L’iniziativa è stata presentata a Palazzo di Città dal presidente della Pro loco Rocco de Adessis, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’assessore alle Culture Silvio Maselli, l’assessore metropolitano alla Programmazione Scolastica Vito Lacoppola, la responsabile della delegazione Pro Loco Peucetia Sud Antonietta Racanelli e la famiglia di Tonino Ciaula.

“Il progetto Una giornata nell’antica Caelia – ha spiegato Rocco de Adessis – nasce dalla volontà di valorizzare il nostro passato e di renderlo strumento di sviluppo socio-culturale ed economico del territorio del Municipio IV. Con questo evento vogliamo accendere un faro sul nostro territorio, su questi beni sconosciuti alla maggioranza della cittadinanza di Bari, perché siano fruibili da tutti”.

L’idea progettuale è partita da un fatto di cronaca: nel 1901 fu rinvenuta a Ceglie del Campo in via Sant’Angelo, verso Carbonara, più o meno in una zona compresa tra la struttura “Aldo Moro” dell’Opera Pia “di Venere” e l’attuale sede dell’INPS, una lastra sepolcrale di pietra su cui era epigrafato con parole tronche “G(aius) Baebius C(all) F(ilius) Cla(udia) Hispo III V”. L’iscrizione descrive la carriera di funzionario pubblico (Quattuorviri) a Caelia di Gaio Bebio, appartenente alla famiglia Claudia e responsabile dell’edilizia pubblica, magistrato, sacerdote e censore. “Tutti elementi – ha continuato de Adessis – che testimoniano che Caelia è stata un “Municipium” avente tutte le prerogative dello “ius italicum”, cioè dipendente sempre da Roma ma con autonome magistrature municipali, elette dal popolo. Datazione presunta della lastra la prima metà del I sec. D.C..

Questo è il contesto storico-temporale entro il quale abbiamo voluto rievocare quella che doveva essere stata la vita quotidiana degli abitanti della “Civitas Caelia” con l’allestimento di diversi moduli scenografici che ne evocano i vari aspetti. Questa 4° edizione si svolgerà sabato 9 e domenica 10 giugno, dalle ore 18 alle 22, nell’area dell’istituto Calamandrei, nella quale insiste una necropoli datata IV-V sec. A.C.”.

“In rappresentanza di ventuno Pro loco che fanno parte di Peucetia Sud tra le quali quella del Municipio IV – ha dichiarato Antonietta Racanelli -, mi piace confermare che l’obiettivo della delegazione che qui rappresento è fare rete. Questa iniziativa è sicuramente in linea con la nostra attività associativa ma è straordinaria soprattutto perché crea delle opportunità di collegamento tra le varie delegazioni e quindi tra i vari territori, per esaltarne la propria specificità come è avvenuto in questo caso”.

“Ringrazio il presidente De Adessis – ha continuato Maria Teresa, moglie di Tonino Ciaula – per aver voluto dedicare la quarta edizione della manifestazione a Tonino che, come è noto, si è molto impegnato per la promozione del territorio di Carbonara, Ceglie e Loseto, contribuendo in maniera significativa a trasferire alle giovani generazioni la conoscenza con i suoi studi sulle radici della sua terra e, quindi, suscitando in loro l’orgoglio di appartenenza al territorio senza mai cadere in un arido campanilismo”.

“La Città Metropolitana – ha detto Lacoppola – ha voluto patrocinare la manifestazione, vista la grande valenza sociale ed educativa. Auspichiamo possa diventare un appuntamento fisso per tutta l’Area metropolitana di Bari. Abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con la Sovrintendenza dei Beni culturali e il Municipio IV per valorizzare l’area archeologica inserita all’interno dell’istituto Calamandrei e questa iniziativa, a cui auguriamo il successo che merita, si pone come un ulteriore importante step del nostro impegno istituzionale”.

“Ringrazio il presidente De Adessis e quanti hanno con lui hanno collaborato per l’impegno e la passione profusa anche per l’edizione 2018 dell’evento – ha concluso l’assessore Maselli -. Dobbiamo immaginare le grandi città e Bari lo è all’interno di un pendolo: se riescono a oscillare contemporaneamente tra il passato e il futuro, le città non sono perse, non smarriscono il proprio ruolo, non deperiscono lentamente incapaci di erogare servizi e offrire opportunità alla comunità. Per mezzo secolo la città di Bari e stata una città persa. Fissa nel presente, totalmente disinteressata alle vestigia delle antiche civiltà, tombandole, consentendo di depredarne le emergenze archeologiche. A Bari si è costruito sulle lame, ci si è preoccupati di consumare suolo e, negli anni ‘60 e ‘70, la politica è stata incapace di fermare i costruttori che hanno costruito nelle periferie della città e a ridosso di lame o aree naturali. Questa iniziativa, invece, è un esempio di una città che oggi oscilla tra il suo passato e il futuro, con l’obiettivo di far conoscere quello che è stato per immaginare quello che può essere. La passione che voi tutti dimostrate nel valorizzare gli scavi della Calamandrei non è altro che un atto del trasferimento della conoscenza del passato alle nuove generazioni. Sono certo che questa vostra iniziativa farà comprendere da quale storia grande proveniamo”.

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