Sembrava un lontano ricordo legato agli anni Ottanta, invece anche a Bari l’eroina è tornata prepotentemente. Per le strade e i giardini della città è facile imbattersi in una siringa usata dai tossicodipendenti e abbandonata: solamente nella mattinata di ieri, 30 maggio 2018, ci sono stati segnalati tre casi. Le foto che pubblichiamo sono eloquenti, le siringhe sono state trovate tra Carrassi e San Pasquale.
Cosa sta accadendo? In Italia il prezzo delle droghe pesanti – come l’eroina – ha subito negli ultimi anni un drastico calo, con la presenza anche di microdosi dal costo di soli 5 euro. A Bari, ci confermano le forze dell’ordine, una dose la puoi acquistare persino a 3-4 euro. Un fatto che ha reso queste sostanze alla portata di tutti, soprattutto dei ragazzi più giovani, coloro che non hanno vissuto gli anni Ottanta e non hanno visto gli effetti dell’eroina: giovani vite spezzate da una siringa iniettata nelle vene. Chi è nato dopo il periodo buio degli anni ‘80 non sa niente di coloro che giravano in cerca della dose e di tutti i pericoli per la salute: dall’Aids all’overdose, per citarne due.
A “bucarsi” sono soprattutto 14enni e 15enni: “I pusher preferiscono la quantità, fidelizzano clienti che potrebbero drogarsi anche per 20-30 anni, generando in questo modo entrate costanti”, ci spiega un investigatore. Il pericolo è anche per tutti i cittadini: le siringhe, dopo l’uso, vengono sempre abbandonate per strada, generando rischi per bambini, animali e per chiunque non se ne accorga.