Sono oltre 170 i docenti della sola Università di Bari che da domani fino al 31 luglio aderiranno allo sciopero nazionale promosso dal “Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria”. Con ripercussioni soprattutto sugli studenti.
Le motivazioni della protesta
Dopo la protesta dello scorso autunno, tornano quindi ad incrociare le braccia per ragioni legate soprattutto al mancato adeguamento degli scatti stipendiali, bloccati nel quinquennio 2011-2015. Beneficiari di tale sblocco devono essere tutti i professori e ricercatori delle Università e degli Enti di Ricerca Italiani aventi pari stato giuridico che erano in servizio al 1° gennaio 2015. Chiedono anche il riconoscimento del quadriennio 2011-2014, con conseguenti effetti economici solo a partire dallo sblocco delle classi e degli scatti dal 1° gennaio 2015, l’incremento di 80 milioni di euro per il Fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio agli studenti, lo sblocco delle assunzioni.
Le modalità dello sciopero
I docenti e i ricercatori si asterranno dal tenere tutti gli appelli degli esami di profitto programmati nella sede di appartenenza nella giornata fissata per il primo di tutti gli appelli dei loro corsi o moduli della loro sede che cada all’interno del periodo 1 giugno-31 luglio 2018. La durata dello sciopero è per le 24 ore corrispondenti a tale giornata. Tutti gli esami verranno, di conseguenza, spostati all’appello successivo, che si terrà regolarmente.
Verrà assicurata in ogni caso la tenuta di almeno un appello degli esami di profitto nell’ambito del periodo 1 giugno-31 luglio. Pertanto, nelle sedi in cui i calendari degli esami prevedano un solo appello per gli esami di profitto in tale periodo, e questo cada nel periodo anzidetto, i partecipanti allo sciopero chiederanno alle strutture degli Atenei di competenza di fissare un appello straordinario dopo il quattordicesimo giorno dalla data del giorno dello sciopero.
La preoccupazione degli studenti
Diversi gli atti che gli studenti stanno cercando di portare a termine per poter ridurre i disagi soprattutto per chi, grazie alla sessione estiva, avrebbe terminato il percorso di studi in tempo per la laurea o ha necessità di accumulare crediti per la borsa di studio. Link Bari ha presentato in Senato accademico una proposta con la quale si invitano i dipartimenti a prevedere l’istituzione di un nuovo appello a causa dello sciopero docenti.