E’ finita nel peggiore dei modi l’avventura della Waterpolo Bari nel campionato di Serie A2 – girone B 2017-2018. Di Pasquale e compagni sono stati battuti per 14-11 allo Stadio del Nuoto dal Pescara, in un’ultima giornata di campionato che in ogni caso sarebbe stata fatale ai baresi, vista la concomitanza di risultati sfavorevoli su altri campi. L’Arechi Salerno, infatti, squadra a un punto dai biancorossi fino alla vigilia ha comunque battuto in casa Roma Vis Nova e si è assicurata così un posto per giocarsi ancora la salvezza. Malgrado la retrocessione in B, i ragazzi allenati da Antonello Risola sono stati comunque salutati con un lungo applauso dai propri tifosi che hanno reso omaggio a un gruppo capace, negli ultimi tre anni, di centrare grandissimi risultati, raggiungendo livelli mai toccati prima da una società pugliese. Sono ancora nitide le immagini della splendida cavalcata che lo scorso anno ha portato la Waterpolo a sfiorare al primo anno in A2 i play off promozione.
La partita di oggi si è giocata in un clima quasi surreale con gli occhi sugli spalti puntati sugli aggiornamenti in arrivo da Salerno. In acqua la squadra ha sofferto, soprattutto nella prima metà dell’incontro, nella quale ha subito la difesa attenta della compagine allenata da Mammarella e la freschezza mentale di giocatori già salvi e in cerca solo della bella prestazione. I primi due parziali e, in particolar modo il secondo, nel quale la Waterpolo non è andata a segno e ha subito tre reti, hanno dato la sensazione di una squadra oramai rassegnata e al tempo stesso nervosa. Ma al cambio campo, sul 7 a 2 Pescara, è scesa in acqua un’altra Waterpolo. Anzi, la Waterpolo che tutti i tifosi conoscono, con fervore agonistico e orgoglio. La reazione ha portato i ragazzi di Risola a portarsi sotto nel punteggio fino al meno uno siglato da Gregorio (oggi autore di cinque reti) a 4 minuti dalla sirena finale. Due controfughe con reti di D’Aloisio e Di Nardo nel volgere di meno di 20” hanno però chiuso definitivamente i conti. La splendida conclusione in diagonale di Santamato a sul filo dei 30” a 4 dal termine è stata l’ultima rete di questo sfortunato campionato che ha fissato il risultato sull’11 a 14 per gli ospiti.
“Mi assumo tutte le responsabilità del caso – ha spiegato coach Risola a fine gara riferendosi all’intera stagione – non siamo retrocessi di certo oggi ma durante l’anno. La responsabilità è mia perché non siamo stati bravi ad affrontare in maniera così serena gli ostacoli nel corso della stagione. È una retrocessione pesante da subire. A freddo poi è facile da analizzare, ma di certo non mi sento di condannare nessuno per ciò che è accaduto. Non siamo stati in grado di reagire ai problemi che si sono presentati di volta in volta, li abbiamo semplicemente subiti. Io in primis avrei dovuto gestire alcune situazioni in maniera differente, ma a freddo è semplice osservarlo. Mi spiace per i ragazzi per tutto quello che hanno dato e per la passione che ci mettono e hanno messo. È un peccato. Lo sport ti regala – aggiunge – e lo sport ti toglie. Dovevamo reagire a tutti i problemi con cattiveria ma abbiamo invece affrontato alcune partite in maniera non propositiva, Non c’eravamo con la testa e ora ci ritroviamo con questo risultato. I mezzi per salvarci li avevamo ma è vero anche che al completo forse abbiamo disputato solo due partite. Ci sono state una serie di sconfitte che non c’hanno fatto scattare la voglia di rivalsa. Abbiamo pensato a tutto tranne che a fare quello che dovevamo fare. Ma è andata così, purtroppo e, ripeto, la responsabilità è la mia. Ringrazio pubblicamente Martino Orsi, dopo un anno in cui è stato presente a ogni allenamento nonostante conoscesse il suo ruolo di secondo che gli avrebbe fatto fare pochi minuti dietro Tramacera. Ringrazio anche Roberto Bucci, l’accompagnatore Enzo Lotito e tutto lo staff sempre presente. Ora, per ripartire, bisognerebbe capire – conclude – se è il caso di progettare un anno per risalire subito in A2 e consolidarla per i prossimi anni o far crescere i tanti giovani validi che ci sono”.