Ringraziare e premiare simbolicamente in 19 città italiane chi, scegliendo di muoversi a piedi, in bici, con il trasporto pubblico locale aiuta a decongestionare le strade dal traffico veicolare. È questa l’iniziativa portata avanti oggi anche a Bari dai volontari di Greenpeace, per porre l’accento sulla necessità di una vera rivoluzione che coinvolga gli spazi urbani in cui viviamo, all’insegna della mobilità sostenibile e dell’abbattimento dei livelli di inquinamento che attanagliano le nostre città. Lungo la pista ciclabile di Viale Unità d’Italia e presso la stazione della metro leggera di Corso Italia, i volontari dell’organizzazione hanno consegnato coccarde premio a cicilisti, pedoni e utenti dei mezzi pubblici: gli “urban heroes” di tutti i giorni.
“Già oggi nelle nostre città vivono, a volte inconsapevoli, dei semplici, ordinari, quotidiani “eroi” della mobilità: persone che si spostano usando solo i mezzi pubblici, la bicicletta, il car sharing elettrico, o semplicemente andando a piedi. A volte lo fanno tra molte difficoltà, ma la loro pratica e il loro esempio sono il miglior viatico per cambiare presto le nostre città. A tutti loro va il nostro grazie”, dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace. Fra gli altri premiati anche l’attore Pinuccio Sinisi.
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Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico prevede che, al 2050, la popolazione mondiale sarà di 10 miliardi di persone, e due terzi di queste risiederanno in grandi centri urbani. Secondo Greenpeace, la grande sfida della mobilità sostenibile sarà consentire alle persone di muoversi senza impatti negativi sulla loro salute e quella del pianeta.
Come spiegano gli attivisti di Greenpeace in molte grandi città del mondo, grazie a politiche e investimenti coraggiosi, intelligenti e innovativi, è in corso una rivoluzione urbana della mobilità. Queste città hanno più aree verdi, spazi per la socialità, un trasporto pubblico efficiente e infrastrutture per la mobilità pedonale e ciclistica. Promuovono il car sharing e il ride sharing elettrici e offrono servizi su tutto il territorio, così da ridurre il bisogno di lunghi spostamenti. Sono città con meno smog, meno parcheggi, cittadini più sani e liberi.
L’Italia sarebbe invece indietro su molti fronti, quanto a promozione della mobilità sostenibile. Nel nostro Paese c’è un livello di motorizzazione significativamente più alto degli altri Paesi dell’Unione. Con 62,4 auto ogni 100 abitanti, l’Italia si colloca al primo posto nella graduatoria dei maggiori Paesi europei per rapporto tra autovetture circolanti e abitanti. La Germania ha 55,7 auto ogni 100 abitanti, seguita da Spagna (49,3), Francia (47,9) e Regno Unito (47,2). Il tasso di motorizzazione nel periodo 2008-2016 è aumentato di ben 2,3 punti, passando dalle 60,1 alle 62,4 autovetture per 100 abitanti. Per l’organizzazione ambientalista, un sistema che si basa sul mezzo privato a benzina o gasolio è un sistema patogeno, oltre che antitetico agli accordi sul clima.